Vittoria. 28 marzo 2020
Qualche anno addietro è nato il Movimento “No Vax”, composto da gruppi di persone, che nella stragrande maggioranza dei casi hanno creato associazioni in varie regioni d’Italia, che denunciavano i danni, a loro dire, che avrebbero potuto creare i vaccini. Da un po’ di tempo, soprattutto in tempo di Coronavirus, a parte qualche sortita solitaria sui Social di qualcuno di loro, le voci critiche giornaliere che gridavano allo scandalo vaccini, si sono zittite. Un silenzio assordante dunque, in un momento in cui tutti esprimiamo opinioni, vere o false, condivisibili o non condivisibili.
Da quanto si sa sulla storia della vaccinazione, in quanto tecnica per sconfiggere le malattie infettive, risale a poco prima del 1800, per l’esattezza al 1796. La prima scoperta e adozione di un vaccino, viene attribuita ad un medico di campagna (una sorta di medico di base) Edward Jenner.
Sin da allora, la vaccinazione è stata sempre oggetto di scontro tra sostenitori ed oppositori. Le motivazioni delle contrapposizioni tra i contrari, erano di carattere ideologico, perchè la vaccinazione, implicava di fatto, l’inserimento di materia animale nell’uomo; e anche di carattere religioso, perchè entravano in gioco fattori quali: la concezione del male, della predestinazione e del diritto di opporsi alla natura. Queste convinzioni, nonostante all’epoca la percentuale di morti di vaiolo variassero tra il trenta e il quaranta per cento, contro il 3% di coloro che venivano vaccinati, non sono bastate a convincere gli scettici sui benefici e sugli indubbi vantaggi prodotti dal vaccino. Una storia dunque infinita, quella dei pro e dei contro ad ogni forma di vaccino.
Ma torniamo ai tempi nostri. Come precedentemente riferito, negli anni appena trascorsi, molto recenti, il proliferare di quelli che si opponevano al vaccino, era in costante crescita, e la loro voce, si sentiva, tramite i Media, ogni giorno o quasi.
Adesso ci chiediamo che fine abbiano fatto, in epoca “Coronavirus”, tutti coloro i quali gridavano allo scandalo? Non si sa, a parte qualche sparuta dichiarazione sui Social, di cui ne riportiamo una, resa con un post, dal portavoce di una associazione toscana, nei giorni scorsi, in risposta ad un articolo pubblicato su “Il Messaggero” da Simone Canettieri, che chiedeva la stessa cosa che stiamo chiedendo noi; in cui si legge testualmente: noi siamo coerenti, rimaniamo per la libertà di scelta e non ci facciamo certo condizionare dai titoloni ad effetto dei giornali.
L’augurio che facciamo a chi crede liberamente e fortemente nelle proprie idee, è quello di non rimanere contagiati, non solo da questo virus, ma nemmeno da altri, e nella malaugurata ipotesi in cui ciò dovesse avvenire, di cambiare idea.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
RSS
Follow by Email