Sebastiano D’Angelo*
Ragusa, 12 ottobre 2014 – E’ passata un po’ in sordina una delle piu’ belle serate dell’estate ragusana, coperta mediaticamente dai clamori del Premio Ragusani nel Mondo, e poi finita improvvidamente sotto la scure critica di alcuni esponenti dell’opposizione al Consiglio Comunale, sicuramente condizionata da una carente conoscenza della qualità e dello spessore della manifestazione. Andando nel dettaglio, la XX edizione del Premio Ragusani nel Mondo, proprio per il suo carattere celebrativo, ha quest’anno presentato alla vigilia della manifestazione una speciale anteprima,che si è rivelata una eccezionale kermesse artistica, con una selezione di giovani artisti iblei mai visti finora insieme sullo stesso palco. Imponente la location , la stessa della serata successiva, con una platea di 1.500 spettatori entusiasti ed interessati fino a tarda notte , per una manifestazione che si consegna ai ricordi dell’estate ragusana come uno dei eventi piu’ importanti, Premio del 2 agosto a parte, se non il piu’ prestigioso. Una unica,sensazionale e inedita parata di artisti iblei. Cosa accredita la sensazione di aver vissuto una straordinaria pagina di spettacolo? Semplice. Oltre alla location, alla sceneggiatura, all’organizzazione dell’evento, sicuramente i nomi degli artisti, dal maestro Peppe Arezzo con la sua orchestra alla Band emergente dell’Onorata Società, da due ballerini vittoriesi conclamate star a livello europeo, Ermanno Sbezzi e Giovanni Insaudo, alle scuole di danza del Masd con Emanuela Curcio e della Mila Plavsic di Rita Gurrieri e Vladan Jovanovic. Ancora ben 4 Premi speciali delle precedenti edizioni del Premio Ragusani nel Mondo, dal tenore Lorenza Licitra alla cantante Rachele Amenta, affermatissimi in patria e negli States, ai protagonisti di Ti lascio una canzone di qualche anno fa, il ragusano Luigi fronte e il vittoriese Mario Scucces. Da segnalare ancora la giovane e brava vantante chiaramontana Giuliana Cascone, passata dalla Rai di “Ti lascio una canzone” a Mediaset con “ Io canto , la show girl vittoriese Erika iacono, apprezzata anche la sera successiva del Premio, che vanta prestigiose esperienze artistiche al fianco di Gigi Proietti e Massimo Ranieri, i bravissimi talenti della recitazione Massimo Leggio e Giovanni Arezzo, quest’ultimo interprete rep in un indimentabile “ Minghia sig. Tenente “, omaggio a Faletti, la banda dei tamburi di Giarratana , con le sue rombanti sonorità, una band emergente come i Tiempu Piersu, l’altre giovane cantante Sandra Burgio, il cantautore Stefano Ammendola , in uno sfavillio di sonorità e di arte che ha creato un varietà scintillante e unico nel suo genere. C’e’ mai stato in Provincia un varietà con la presenza contemporanea di tanti artisti iblei? Sicuramente la risposta è negativa, senza dimenticare che la serata , condotta con la consueta bravura da Caterina Gurrieri, ha visto anche la consegna del Premio Città di Ragusa da parte del sindaco Federico Piccitto e dell’assessore Stefania Campo al vincitore Peppe Arezzo. E prima ancora dell’esibizione degli artisti altri ospiti giovani, come gli Judoki della Basaki con il maestro Salvo Baglieri, il regista Raffaele Romano, di cui proprio in questi giorni è uscito nelle sale il primo film “ Bicth”,il funambolico ed estroso Andrea Caschetto, che ha portato la sua esperienza di giramondo, e infine una rappresentanza della Youpolis di Ragusa e della ShineRecords, guidata da Simone Di Grandi e Giovanni Dall’o’ , a ricordarci che esiste una ventata di nuova gioventù a Ragusa vivace, propositiva e pronta a scommettersi per un ricambio della classe generazionaleStupisce profondamente che qualcuno abbia sollevato dubbi contro una simile parata di giovani stelle, e che la stessa Amministrazione Comunale di Ragusa, che pur lodevolmente ha sostenuto la manifestazione, si sia dimenticata di evidenziarla e esaltarla nel bilancio conclusivo dell’estate ragusana. L’unico neo della manifestazione è stato forse quello di posta proprio a ridosso del Premio Ragusani nel Mondo, senza tempo necessario per brillare di luce propria, ma di sicuro è stata tracciata una strada virtuosa, dando l’ennesima conferma di come l’area iblea sia terreno fertile per l’esplosione di giovani talenti nel canto, nella danza, nella musica e nella recitazione, e che ad ognuno possono schiudersi spiragli di successo, come avvenuto per altri ragusani al momento sicuramente piu’ fortunati seppur ugualmente bravi. L’Associazione Ragusani nel Mondo, da tempo attenta alla promozione delle risorse locali, riproporrà una analoga kermesse nel corso della prossima estate, se le Istituzioni sapranno sostenerla e valorizzarla, convinta che possa esser una delle vie maestre nel percorso di valorizzazione delle risorse artistiche locali.
*Direttore Ass. Ragusani nel Mondo