Una mostra d’arte per denunciare le cose che non vanno bene a causa del comportamento dell’uomo. Il Centro di Aggregazione Culturale, a Ragusa, dà vita ad un altro evento con una mostra di pittura, scultura, fotografia, pirografia, dal titolo LA MIA DENUNCIA presentata da Amedeo Fusco. Non contano più il lavoro, la solidarietà, il senso di appartenenza ad una comunità: l’individuo persegue un proprio stile di vita in modo del tutto autonomo, alla ricerca di libertà individuale. La scarsa considerazione della cultura, l’indifferenza in cui giacciono restauro, conservazione e tutela dei beni del nostro Paese, la cementificazione selvaggia e lo sfruttamento del territorio sono motivo di sfiducia e di preoccupazione per il prossimo futuro. Nella società dell’immagine conta il modo di rappresentarsi e di mostrarsi. L’apparenza sembra impossessarsi dell’aspetto interiore; conta di più l’apparire rispetto all’essere. È una cultura fatta di modelli e icone generati dal mondo della pubblicità, dello spettacolo. Viviamo in un periodo storico dove i valori etici si stanno cancellando. Prevale la logica dell’interesse e del profitto personale, il denaro, il materialismo che si impongono nella scala dei valori.
GLI ARTISTI COINVOLTI SONO: Roberto Trucco, Carmelo Battaglia, Arturo Barbante, Rodolfo La Torre, Giorgio Romano, Sofia Chiara Burragato, Turi Alescio, Erzen Sylisufi, Paola Burrafato, Lilly Loprete, Cecilia Passeri, Emanuele Pace, Augusto Ghiani, Sebastiano Montalto, Fabrizio Viola, Sabrina Boccadifuoco, Angelo Mangione, Ileana Picariello, Miciè, Manuela Distefano, Donata Scucces, Andrea Amico, Chiara Chinnici, Sergio Cimbali, Maria Rosa Beghelli, Emanuele Bellio, Adriana Schembari, Pamela Siciliano, Adriana Iacono, Gianfranco Brusegan, Rosetta Giombarresi, Armando Sparacino, Annalisa Cavallo, Sal Jacono, Carmelo Carrubba, Luisa Barrano, Antonio Bonifacio, Mery Giambrone, Lucio Morando, Margarita Valldeperas, Sebastiano Cannarella, Enrico Guerrini, Fabiola Santarelli, Lucia Garretto, Agostino Viviani, Fabio Luzzi, Salvo Distefano, Dania Minotti, Francesco Cantarella, Donatella De Stefano, Salvatore Denaro, Rita Albergamo, Giuseppe La Rosa.
“Il male di vivere” (Eugenio Montale): non si riesce a trovare la realtà dietro le apparenze. Manca il rispetto dell’altro e il diritto che siamo disposti a riconoscere “ad alterum”. Il riconoscimento è opera della retta ragione che si conforma alla natura delle cose. Ogni riconoscimento di diritti implica un’idea dell’ordine sociale e del bene comune. Questi sono i temi su cui si esprimeranno gli artisti partecipanti alla mostra.
La mostra sarà inaugura il 17 aprile alle ore 18,30 con ingressi limitati ed in diretta facebook e rimarrà aperta fino al 6 maggio tutti i giorni, tranne i festivi, dalle 10,30 alle 12,30 ed il pomeriggio su appuntamento, seguendo le norme vigenti.