Vittoria – Sicilia – 10/05/2016 – Sabato scorso in maniera del tutto inaspettata, sono stato contattato dall’onorevole Francesco Aiello, che, dopo avermi chiesto per telefono di raggiungerlo a casa, mi ha manifestato la sua intenzione di indicarmi nella squadra assessoriale a cui aveva pensato.
Senza pensarci due volte, ho detto di no,nonostante la stima del candidato a sindaco nei miei confronti, mi ha sinceramente onorato. Prima di lasciarci, mi ha anticipato la sua volontà a risentirmi, dopo una mia auspicata, più attenta riflessione.
Sono passati tre giorni che per me non sono stati “sereni”, in quanto un travaglio interno mi ha profondamente scosso. La memoria è tornata indietro di alcuni decenni, quando, ho iniziato ad occuparmi di sindacato e sono stato chiamato, dopo poco tempo a svolgere ruoli di importanza rilevante, fino a quello nazionale.Mai mi aveva sfiorato l’idea di fare un “salto” in politica.
Ma consapevole che nella vita si può sbagliare, ho chiesto consigli ad alcuni amici di cui mi fido ciecamente, primo tra tutti, un alto dirigente del Ministero degli Interni.
L’affetto sincero manifestato nei miei confronti, da amiche e amici interpellati, le loro parole rassicuranti, le pressioni di Ciccio Aiello, sinceramente interessato ad un mio impegno in politica, i compagni di viaggio, mi hanno indotto ad avventurarmi in questo “viaggio” nuovo.
Un’altra cosa che mi ha indotto ad accettare, è stata la mia ferma convinzione che non è vero che chi si accosta ad Aiello viene considerato in un certo modo e chi scende in politica con altri viene considerato in maniera diversa. Questi sono pensieri gretti e meschini di qualcuno che probabilmente ha seri problemi psicologici.
Per quanto sopra, nella consapevolezza che ho sempre avuto rispetto per gli altri, per la deontologia che ognuno di noi giornalisti dovrebbe avere e per evitare di avere i vantaggi di chi informa, a scapito di chi viene informato, momentaneamente lascio l’incarico di Direttore Responsabile di questo Giornale, non parteciperò alle trasmissioni politiche ed eviterò di scrivere una sola parola su fatti e argomenti riguardanti le elezione del 5 giugno p.v.
Al mio posto, e meglio di me, subentreranno, l’Editore, Giovanni Maria Spada e la brillante collega, Francesca Lucia Bocchieri.
Un saluto ai lettori e un abbraccio agli amici che ci onorano seguendoci. A presto.
Gianni Di Gennaro

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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