ROMA – “Non c’è dubbio che i pagamenti con carta elettronica rappresentino uno degli strumenti più idonei per combattere il lavoro sommerso e l’evasione, come ha da sempre ribadito il nostro sindacato”. Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Giovanni Condorelli, in riferimento all’allarme lanciato dalle associazioni di tutela dei consumatori.“Come hanno evidenziato anche i dati europei – spiega – , nei paesi dove il ricorso ai pagamenti elettronici è più frequente l’evasione è in calo, mentre in altri, come l’Italia dove si verifica il contrario, i casi di lavoro sommerso aumentano. Nel nostro Paese infatti si continua a preferire in larga percentuale pagare in contanti evidenziando così un forte ritardo rispetto all’Europa: le operazioni di pagamento procapite negli ultimi anni non in contanti sono state 72 contro una media europea di 187 operazioni”.
“L’obbligo all’utilizzo dei pagamenti con carta elettronica –conclude -, al momento per professionisti e commercianti, è stato approvato nel giugno scorso ma ancora non ha trovato grande applicazione proprio a causa di una mancata politica legata ai costi di gestione. Occorre invece incentivarne l’uso garantendo minori costi di gestione dei pos che ancora oggi rimangono molto alti”.
