“La riforma del lavoro va fatta, così come il superamento dell’articolo 18 è un passaggio necessario per garantire maggiore flessibilità ad un mercato che ha dimostrato, specie in un periodo di crisi come questo, di essere troppo rigido ed incapace di adattarsi alle mutate esigenze dell’economia. Avverto però che come nel 2001 si sta riproducendo un clima di scontro e di tensione che non consente l’avvio di un confronto pacato, ed indispensabile, su un tema così delicato e sul quale è giusto che emergano varie e diverse posizioni. Ad esempio ingiustificate ed ingiustificabili espressioni come quella di Damiano nei confronti di Alfano non favoriscono un sereno dialogo. In particolare nel Pd si sta utilizzando la riforma del lavoro per celebrare un congresso nei confronti di Renzi e mettere in discussione la sua leadership. Il rischio è che questo eccesso di tensioni possa portare a perdere di vista il reale obiettivo che è quello di fornire strumenti alle imprese per rilanciare l’occupazione e l’economia. Evitiamo di ritornare ad una logica del tutti contro tutti che tanto male ha prodotto in questi ultimi anni, impedendo al Paese di varare quelle riforme di cui l’Italia aveva bisogno e che se fossero state fatte avrebbero consentito alla nostra economia di reggere meglio alla crisi economica e finanziaria. Perciò, fermo restando che bisogna rinnovare ed innovare la normativa sul mercato del lavoro, deponiamo le armi della demagogia e dell’insulto ed impegnamoci affinché il Paese ritorni a crescere ed a produrre ricchezza”. Lo ha dichiarato il senatore del Nuovo Centrodestra Renato Schifani.