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Le dimissioni del consigliere pentastellato Davide Brugaletta e le scelte calate dall’alto, la consigliera Manuela Nicita: “E’ il classico gioco delle tre carte che i Cinque Stelle della città di Ragusa sanno ben utilizzare per ammaliare i cittadini-spettatori”

RAGUSA – “Due meetup contrastanti e la strategia di Totò e Peppino. Come se fosse il gioco delle tre carte. Insomma, la solita farsa utilizzata nei vecchi film per far sorridere gli spettatori. Solo che, adesso, gli spettatori chiamati a scegliere la persona che deve riportare Ragusa in una situazione di rilievo e prestigio, dopo il disastro a Cinque Stelle, sono i cittadini ragusani che speriamo non si lascino infinocchiare dall’inerzia dell’uno e dall’attivismo postelettorale dell’altro. Ovviamente parliamo dei meetup”. Lo dice la consigliera comunale Manuela Nicita la quale rileva che “sia Federico Piccitto, l’attuale sindaco pentastellato che ha deciso di non ricandidarsi, che l’on. Stefania Campo, già assessore defenestrato della stessa giunta, sono stati assenti entrambi dalla costruzione di un progetto politico cittadino, un progetto che avesse finalità specifiche mentre adesso tutti i militanti sono stati lasciati allo sbando”. E Nicita prosegue: “Le dimissioni dalla carica, proprio in queste ultime ore, di un altro consigliere comunale del M5s, Davide Brugaletta, seppure giustificata da impegni lavorativi, nasconde, a mio modesto avviso, ciò che vado dicendo da quattro anni: e cioè che nel movimento non esiste alcuna base e che le scelte più importanti sono calate dall’alto, da un oscuro direttorio. Direttorio che ha fatto il bello e il cattivo tempo: la cacciata degli assessori dalla giunta Piccitto scelti dalla base; il reclutamento dell’assessore Zanotto dal lontano Veneto dopo la bocciatura di quest’ultimo alle Europee; il defenestramento della Campo di cui riusciamo a ricordare soltanto il milione di euro e passa, durante un solo anno di assessorato, spesi per spettacoli e iniziative non contestualizzabili in un programma di fatto inesistente per il rilancio del turismo e della cultura. Dicevamo il gioco delle tre carte perché, dopo le finte liti tra le fazioni, spunterà un nome neutrale che porterà pace e amore e la mai avvenuta novità. Meditino tutti gli elettori dei Cinque Stelle. Sappiano già che cosa accadrà”.

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