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Lettere in Redazione.

Da Francesco Aiello a Italreport.

-Scrivo alla vostra redazione perché ho letto stamattina un articolo a firma del direttore che riprende un post scritto da Gianluca Occhipinti, che è stato ricoverato in ospedale a Vittoria, per Coronavirus insieme al suo rimpianto papà, professore Salvatore Occhipinti. Di lui ho un caro ricordo, persona mite e gioiosa, da pochi mesi vedovo, sposato da tantissimi anni con la sorella di un mio carissimo amico d’infanzia.
Il figlio del professore, in un post pubblicato sul Social, racconta il vissuto di due persone contagiate, che hanno condiviso sofferenza e dolore nella stessa stanza.
È evidente che se una persona che ha sofferto tantissimo, per la malattia contratta da entrambi che ha portato alla perdita del congiunto, evidenzia problemi riferiti all’organizzazione della struttura sanitaria e alla mancanza del rianimatore, figura chiave per curare questo terribile virus, diventa necessario, così come avete scritto sul vostro redazionale, accendere un faro sulla vicenda.
D’altra parte, anche in occasione di altri decessi sono state evidenziate carenze. In tutte le occasioni è stato precisato che tutto il personale del Guzzardi, sanitario e infermieristico, merita un plauso per professionalità, competenza, comportamenti e gentilezza.
A questo punto chiedo, in qualità di cittadino di Vittoria e di candidato a sindaco, di fare chiarezza e fugare ogni dubbio sollevato.
Chiedo altresì, di accertare eventuali responsabilità riconducibili alla dirigenza dell’Asp, perché è giusto che i cittadini e i parenti di quanti sono stati sconfitti da questa malattia, conoscano la verità e, se ci sono state inadempienze, chi è responsabile ne risponda nei confronti della giustizia.-
Francesco Aiello
Vittoria. 4 gennaio 2021

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