Vittoria. 13/04/2018
In una affollatissima sala Giudice, la “inossidabile e amata” professoressa Lidia Ferrigno, ha proposto la rilettura del saggio “La lunga scia di zagare lontane”.
Storie di vita vissuta in un piccolo centro marinaro, Scoglitti, immerso in una Sicilia del Novecento, all’ombra della casa grande.
Ricordi indelebili e mai accantonati di un tempo, raccontati con la passione e l’entusiasmo, ma con una spolverata di rimpianto, di una infanzia vissuta all’interno di una splendida famiglia.
Gaetano Bonetta, Preside della facoltà di lettere dell’Università di Chieti, Arturo Barbante, estroso artista e docente di materie artistiche, Nella Faraci, Lino Di Rosa e Daniele Liberto, tutti docenti di materie letterarie nelle scuole superiori, hanno illustrato, nel corso dei loro interventi, seppur con punti di vista diversi, le qualità della scrittrice, evidenziandone le doti umane e professionali.
Marzia Ferrigno, ha immortalato, con la sua inseparabile macchina fotografica, ogni momento, ogni passaggio, della serata, resa ancor più entusiasmante, dall’attenzione prestata dalla platea, nonostante si trattasse di una rilettura di un’opera già presentata in un contesto diverso, determinato dal luogo precedente.
La fisarmonica parlante di Pippo Ferrigno, ha reso particolarmente piacevole e denso di emozione, l’evento.
La “casa grande” ancora oggi esistente, basti pensare che l’unità della famiglia è rimasta immutata, lo si evidenzia con la presenza di tutti i componenti della famiglia della scrittrice in sala, desta grande emozione in quanti, come chi scrive, conoscono personalmente Lidia e le sue innumerevoli qualità. Auspichiamo che il futuro possa dare ancora mille opportunità a Lidia e ai suoi lettori.