L’imposta di bollo virtuale viaggia su F24. Dal 20 febbraio scattano le nuove regole semplificate per il versamento
Pronti anche i codici tributo da utilizzare
Anche il bollo virtuale entra in F24. A partire dal 20 febbraio prossimo, infatti, per pagare l’imposta i contribuenti potranno utilizzare il modello di pagamento unificato. C’è comunque tempo fino al 31 marzo per mandare in soffitta definitivamente le vecchie regole di pagamento con l’F23. Il Provvedimento firmato oggi dal direttore dell’Agenzia, infatti, inaugura il nuovo percorso semplificato per il pagamento del bollo virtuale e, contestualmente, mantiene aperto un periodo “finestra” per consentire ai contribuenti interessati di adeguarsi alla nuova modalità di assolvimento dell’imposta. Inoltre, la risoluzione 12/E di oggi delle Entrate battezza i codici tributo da utilizzare per il pagamento del bollo virtuale.
Ecco i codici tributo per il versamento – I codici da utilizzare per effettuare i versamenti sono i seguenti:
- “2505” denominato “BOLLO VIRTUALE – RATA”;
- “2506” denominato “BOLLO VIRTUALE – ACCONTO”;
- “2507” denominato “BOLLO VIRTUALE – Sanzioni”;
- “2508” denominato “BOLLO VIRTUALE – Interessi”.
Questi codici tributo sono utilizzati anche per il versamento del bollo virtuale, tramite il modello “F24 Enti pubblici”. La risoluzione, inoltre, precisa che l’utilizzo del codice tributo “9400”, “Spese di notifica per atti impositivi”, già in uso con il modello F24, è esteso al modello “F24 Enti pubblici”.
Flash sul turnover dei modelli dettato dalle norme – Il passaggio di testimone tra i modelli F23 e F24 è contenuto in un quadro normativo più ampio (articolo 17, comma 2, lettera h-ter, Dlgs 241/1997), che prevede la progressiva estensione delle modalità di versamento unitario e compensazione previste per i pagamenti dei tributi ad altre entrate. In linea con questa disposizione, il Dm dell’8 novembre 2011 estende all’imposta di bollo la modalità di versamento con F24.