Roma, 16 dicembre 2015 – “Sanità e medici sono due facce inscindibili di uno stesso fondamento dal quale la società non può prescindere: la salute pubblica, che va tutelata in ogni sua forma”: Così la parlamentare del M5S Marialucia Lorefice, membro della Commissione Affari Sociali, la quale esprime vicinanza ai medici che oggi hanno aderito allo sciopero generale ed anche a coloro che non l’hanno fatto continuando a garantire le emergenze. “È l’evoluzione naturale di un problema che il Governo non riesce più a fronteggiare continuando a gestire la sanità a suon di forbici come fosse un vestito da cucirsi addosso al bisogno. Si tratta, invece, -spiega la Lorefice- di un sistema complesso e delicato in un settore che in Italia ha garantito grazie ai medici, in molti campi, l’eccellenza. Definanziamento in sanità, stipendi commissariati, turni massacranti e reparti ingestibili per l’assenza del personale non possono reggere sulle spalle dei professionisti che devono anche fronteggiare il taglio delle prestazioni sanitarie oltre a far da scudo tra la rabbia degli utenti, pazienti, ed il Governo. La buona volontà e lo spirito di sacrificio personale non possono bastare per salvaguardare la salute di tutti i cittadini, lavoratori compresi. Il Governo dovrebbe aprire gli occhi e guardare in faccia la realtà, avrebbe dovuto farlo ancor prima dello sciopero. I proclami non servono. Nonostante arrivino notizie confortanti per quanto concerne il PIL non emerge alcuna risoluzione delle condizioni in cui versa il sistema sanitario. Il Governo lede il diritto alla salute e quello al lavoro separando i medici e i pazienti dalla sanità pubblica, a tutto vantaggio del privato. La sanità pubblica -conclude la parlamentare- deve recuperare il proprio ruolo sociale senza ‘se’ e senza ‘ma’, a vantaggio di tutti i cittadini, perché uno Stato che permette al sistema sanitario di crollare ha già perso gran parte del suo ruolo e delle sue funzioni».