24 Novembre 2024

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Magistratura. Settineri procuratore capo tribunale minori Roma

È stata designata all’unanimità dal plenum del Csm. Lascia l’omologo ufficio di Palermo che ha diretto per cinque anni. Un passato anche a fianco di Francesca Morvillo, moglie di Falcone. Tra le sue sentenze, quella sul ‘libro mastro’ di Cosa nostraAmalia Settineri, magistrato di Palermo, è il nuovo procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Roma. È stata designata all’unanimità dal plenum del Consiglio superiore della magistratura. Si insedierà tra una settimana, martedì 19 luglio. Qualche giorno prima, dopodomani giovedì 14, la cerimonia di commiato dall’ufficio di procuratore capo presso il Tribunale per i minori di Palermo, funzione che ha svolto negli ultimi cinque anni. Coniugata con tre figli, Settineri, laureatasi giovanissima in giurisprudenza, nel 1977 a soli 24 anni è già magistrato ed è uno dei giudici più giovani d’Italia. In Sardegna il primo incarico, alla Pretura mandamentale di Iglesias dove si ferma per due anni. Sarà quindi trasferita a Castelvetrano (Trapani) dove resterà per altri cinque. Per otto anni è stata sostituto procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Palermo dove, per un anno e più, ha lavorato a fianco di Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone e, come lui, scomparsa nell’attentato di Capaci del 23 maggio 1992.
Dalla Procura per i minori, nel 1986 Settineri transita alla corte d’Appello di Palermo quale giudice delle sezioni penali. E in quegli anni si occupa di processi di primo piano e di importanti questioni giuridiche. Così per il processo nato dal rinvenimento in un covo mafioso del cosiddetto ‘libro mastro’ che fotografava le attività estorsive, a Palermo, di Cosa nostra. O come nel caso del religioso condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo in cui era coinvolto assieme al boss pluriricercato, Pietro Aglieri. La sentenza di assoluzione, redatta da Settineri, per la prima volta affrontava il tema dell’irresponsabilità dei religiosi nelle attività svolte nell’ambito del proprio ministero. Venne confermata integralmente dalla Cassazione.
Nel 2006 il neo-procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Roma approda alla procura generale presso la corte d’Appello di Palermo. Qui rimane fino al gennaio 2011 quando assume l’incarico di procuratore capo presso il Tribunale per i minori. L’ufficio le è affidato dopo un encomio del Consiglio superiore della magistratura, per la grande capacità organizzativa mostrata nel periodo di reggenza della Procura minorile. L’incarico le viene conferito con designazione unanime del plenum, la stessa unanimità che la porta ora a dirigere la procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Roma.

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