ROMA – “La Legge 30 ottobre 2014, n. 161, Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013-bis. (14G00174), estende le agevolazioni fiscali previste per i soggetti residenti in Italia – in termini di deduzioni e detrazioni – ai contribuenti residenti fiscalmente in un altro Stato membro o in un Paese dello Spazio economico europeo, a condizione che producano almeno il 75% del proprio reddito complessivo in Italia e non godano localmente di analoghe agevolazioni fiscali“. Apre così la nota stampa del deputato del Partito Democratico Marco Fedi.
“La condizione perché la norma diventi operante – continua Fedi – è che il Ministero dell’Economia e delle Finanze adotti in merito un regolamento attuativo. Ad oggi, tale decreto non risulta emanato, né si conosce lo stato della sua elaborazione.
La conseguenza è che i lavoratori interessati da questo provvedimento continuano a percepire retribuzioni che non risentono in alcun modo delle agevolazioni adottate.
A questo proposito mi sono rivolto direttamente al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, per sapere quali siano i tempi di definizione del decreto attuativo e, comunque, per sollecitarne l’emanazione.
A tale riguardo non risulta che, a sua volta, il Ministero degli Affari Esteri si stia preparando all’eventualità dell’applicazione della norma calcolando per ciascun beneficiario l’entità delle detrazioni. E’ certamente da evitare che al ritardo nell’emanazione del decreto si aggiunga il ritardo delle operazioni amministrative che il Maeci deve realizzare. Resta sempre aperta, inoltre, la questione della estensione delle detrazioni previste per il solo ambito europeo ai lavoratori che agiscono negli spazi extraeuropei.
Intanto però si comincino ad applicare le norme esistenti. Per quanto ci riguarda cercheremo di far maturare le condizioni per un riconoscimento generalizzato“.