Marina Marchione da ex concorrente di Amici a Canale 5 nella fiction “Non è Stato Mio Figlio”
Foto gentilmente concesse da Gabriella Deodato e Karen Di Paola
Marina Marchione, artista poliedrica, da ex concorrente di Amici a Canale 5, nella fiction “Non è Stato Mio Figlio”
Marina Marchione, nata a Bari, vive a Roma, l’artista poliedrica, ex concorrente del talent Show “Amici”. L’abbiamo vista in varie interpretazioni: comico, isterico, drammatico.
Temperamento esuberante, divertente, allegra, serena, profonda e sensibile; adesso, dopo “Onore e Rispetto”, è tornata sul piccolo schermo con la serie “Non è Stato Mio Figlio”, nel ruolo di Enrichetta, a fianco di Stefania Sandrelli e Gabriel Garko, nella fiction, in onda in prima serata, su Canale 5.
Una carriera degna di nota, nonostante la sua giovane età e il difficile mondo dell’arte.
Marina Marchione, per il suo indiscutibile talento artistico e la passione che nutre per la recitazione, ha avuto assegnato ruoli considerevoli in altre serie di successo, recitando con personaggi di spicco.
Nella pluripremiata web-series LSB, con la regia di Geraldine Ottier e Floriana Buonuomo, interpreta Lucrezia, un personaggio intrigante e complesso. Un talento creativo, professionale ed eclettico, una formazione di tutto rispetto, porta con sé già un notevole bagaglio.
Tra le sue esperienze, oltre quello di attrice, anche conduttrice, presentatrice, radiocronista, coreografa, sceneggiatrice e scrittrice. In altri termini, possiamo osare definirla un’ artista trasversale, capace di variare genere con una grande facilità e con una naturalezza fuori dal comune.
Nei panni di comico – cabarettista è presente in “Comic Ring Show“, spettacolo, scritto e diretto da Stefano Fabrizi, in cui comici di lunga esperienza, provenienti da diversi programmi televisivi, come “Zelig”, “Made in Sud” e “Colorado”, si esibiscono accanto a giovani promesse della risata.
Tanta passione e tante idee, in proiezione verso un futuro con tanta voglia di realizzare.
In una Intervista di Liliana Russo, Marina Marchione si racconta:
Come e quando è nata in te la passione per l’arte dello spettacolo e in particolare la recitazione? E, ripercorrendo gli inizi, quanto hai dovuto lavorare prima di ottenere dei risultati gratificanti?
Da bambina. Ero piccolissima! A sei anni giravo la cassetta di plastica, quella dei vuoti di bottiglie di vetro, mi ci mettevo sopra. Era il mio palco! Facevo improvvisazione, imitazioni, presentavo i miei personaggi. Insomma, ci sono nata così (sorride). Beh ho dovuto lavorare tanto… ma tanto e in realtà lavoro ancora! Cioè, sono sempre in continua evoluzione, mi scopro e riscopro all’interno di vari contesti. Sono felice, perché riesco a “vivere del Mio” totalmente! È meraviglioso vivere grazie a quello che hai sempre Amato Fare. Ed io di mestiere faccio l’attrice … è un sogno ed è quello che ho sempre voluto. Questo è accaduto subito dopo la partecipazione ad “Amici”…è stata un’ottima vetrina per me. Gradualmente e lavorando sempre di più, accumulando esperienza su esperienza, sono “entrata nel “giro” come diciamo noi in questo settore. Ho conosciuto tante persone, ho fatto tantissimi provini e mi sono data molto da fare, facendo l’agente di me stessa prima di tutto e circondandomi di persone del settore sempre pronte a consigliarmi e a tutelarmi, come il mio agente Rosario Porzio e il mio ufficio stampa Giuseppe Zaccaria: devo molto alla loro professionalità e alla loro amicizia . Anzi, prima all’amicizia e poi alla professionalità. Li adoro!
Cosa pensi dei Talent Show?
Ti risponderò con una metafora. I talent show possono essere la “Scuola Guida di questo lavoro”. Poi, però, devi imparare a guidare altrimenti non saprai mai condurre un’autovettura. Io ho avuto l’ immensa fortuna di vivere un’esperienza come quella di “Amici” e, per me, è stata una tappa fondamentale, sotto l’aspetto didattico, sotto l’aspetto lavorativo e sotto quello umano, perché ho incontrato persone, che tuttora fanno parte della mia vita in maniera significativa.
Calcare il palcoscenico, o recitare in una fiction, o un film rappresentano il sogno di ogni attore o di un’artista poliedrico e eclettico come te? Mondi diversi , oppure qualcosa li accomuna?
C’è qualcosa che li accomuna. Si ! Si chiama “l’esigenza del dare”, con tutto te stesso, qualcosa che non è concreto, ma, che rappresenta il senso della Vita: le emozioni .
Molti artisti si formano in importanti scuole all’estero. Pensi sia la strada migliore, oppure anche in Italia è possibile seguire un percorso che porti a dei risultati gratificanti.
Si può fare anche in Italia! Non c’è bisogno di andare all’estero. Ma, se una persona ha la possibilità di scoprire questo mestiere in un’altra parte del mondo, perché non farlo?
La televisione italiana sta dando segni di ripresa con progetti di qualità. Quale sarebbe un progetto interessante a cui ti piacerebbe prendere parte?
Una fiction in stile Gomorra, dove sono cattivissima! ( sorride )
LSB la web- serie pluripremiata, di Geraldine Ottier e Floriana Buonuomo, racconta i sentimenti dell’ amore nel suo approccio più sentimentale, che sessuale e sensuale, dove tu interpreti Lucrezia. Vuoi raccontarci la tua esperienza e il tuo personaggio?
Wow … LSB per me è stato un colpo al cuore . Ho amato Lucrezia, l’ho respirata, vissuta. Questa ragazza tormentata, con un mondo dentro … immenso! È stato bello essere Lucrezia, perché lei è come Io non sarei mai ! Pensa, nella vita sono sempre stata più Valentina. ( Valentina altro personaggio della Serie LSB n.d.r.)
L’amore è una normalità, che va tutelata e svincolata dai pregiudizi e dalle etichette?
Assolutamente, si ! L’amore è amore, sempre ! Che se ne facciano una ragione!
Tanti sogni da realizzare, quali sono i tuoi progetti futuri ?
Beh, sicuramente! Aspetto di girare la terza serie di LSB , poi, vorrei portare a teatro uno spettacolo che ho scritto, dove non recito, però l’ho scritto e mi piacerebbe dirigerlo . Magari, accanto a qualche bravo regista teatrale . Ho ripreso il mio laboratorio su Roma, con i miei alunni splendidi. Li adoro … mi piace lavorare con loro, trasmettere l’importanza di cose che, spesso, smettiamo di vedere. Trovo che, in realtà, il percorso che facciamo sia più un momento per tutti noi, in un posto solo nostro, dove possiamo essere noi stessi, senza telefoni, messaggi,TV, senza filtri? Solo con il tempo da condividere, provando a raccontarci attraverso storie, testi, pezzi di film, che magari hanno qualcosa in comune con noi, e che, in una dimensione , quella teatrale, possono venire fuori, perché siamo protetti. Protetti dal personaggio, che stiamo interpretando . Ok! Mi sto addentrando in una giungla di pensieri. Scusami … è che mi piace questa cosa… e provo sempre estrema gioia nel condividerla.
Assolutamente, Marina, non scusarti, condividiamo piacevolmente e restiamo affascinati dalle tue risposte , precise e puntuali.
Grazie da parte mia e dalla redazione di Italreport, per la tua gentile concessione.
Non ci resta che augurarti, ancora, una splendida carriera, il riscontro di meritevoli traguardi e di nuove stimolanti partenze .