Misterbianco. 8 mesi senza stipendio: lavoratrici asilo nido protestano in Prefettura
Otto mesi senza stipendio: sciopero lavoratrici Asilo nido di Misterbianco e protesta in Prefettura. Intervento di Marco Corsaro: «I Comuni di Catania e Misterbianco rimasti sordi rispetto alle loro legittime richieste, tolgono dignità alle maestre». Inascoltato appello al sindaco Enzo Bianco ed al Distretto
Catania – «Non chiediamo la luna, ma solo di essere retribuite per quello che ci spetta, siamo stanche di essere prese in giro». Lo hanno ribadito stamane le tredici lavoratrici dell’asilo nido di Misterbianco, senza stipendio da settembre 2016, nel corso della protesta di stamani davanti la Prefettura di Catania, in via Etnea. Protesta seguita allo sciopero proclamato per oggi. Le operatrici, avviate nell’ambito del Servizio ausiliario Asili nido finanziato con fondi PAC del Distretto socio-sanitario 16 (Comuni di Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia), erano già entrate in agitazione nelle scorse settimane.
IL SOSTEGNO DI MARCO CORSARO. Al loro fianco nella protesta, il candidato a sindaco di Misterbianco Marco Corsaro che, già nei giorni scorsi, aveva anche fatto appello al sindaco di Catania Enzo Bianco. «Purtroppo dal Distretto e dalle amministrazioni di Catania e Misterbianco non sono arrivate le risposte attese dalle lavoratrici – ha detto Corsaro – Tutti gli attori della vicenda sono rimasti sordi rispetto alle loro legittime e naturali richieste, cioè una paga che riconosca alle maestre la dignità del loro impegno». «Non potevo e non farò mancare la mia vicinanza alle maestre, il silenzio della politica, del Comune di Misterbianco, di istituzioni distanti dalla realtà – attacca Corsaro – stride clamorosamente con lo spirito di servizio messo in campo dagli operatori, fino all’ultimo rimasti accanto ai bambini malgrado le evidenti difficoltà, economiche e non solo, causate loro dalla grave vicenda».
I SINDACATI. «Nonostante incontri, riunioni e impegni assunti, ancora oggi le lavoratrici non hanno ricevuto alcuna mensilità – ha evidenziato infine il sindacato SNALV-Confsal – da notizie informali la validazione della rendicontazione ha tempi ancora lunghi, questo ritardo è inaccettabile e ingiustificabile»