Modica. 25 settembre 2020
Giorgio Casa è un modicano doc che non ha bisogno di molte presentazioni, è nato a Modica nel 1951, abita a a Modica, è felicemente sposato con Marzia Sammito da quasi mezzo secolo ed ha un figlio: Gianluca, che è un ragazzo straordinario, uno di quei giovani con tanta voglia di fare e di farsi da sé, se è vero, com’è vero, che già si è brillantemente inserito nel mondo del lavoro.
Ma torniamo al papà di questo giovane, Giorgio, a cui dedico questo mio editoriale; è mio amico personale e sincero, sin dall’inizio degli anni 70, quando entrambi siamo stati assunti in uno dei due Istituti di Credito presenti in Sicilia: Cassa di Risparmio V.E. e Banco di Sicilia. Lì ci siamo incontrati, conosciuti e condiviso, con percorsi comuni, “l’avventura” del bancario e quella ancora più ardua del sindacalista. Iscritti, militanti e dirigenti di Organizzazioni sindacali diverse, non siamo mai stati nemici, ma colleghi e avversari leali, rispettosi dei ruoli e delle cariche che ciascuno di noi ricopriva all’interno della propria Organizzazione e sinceramente onesti, tra noi stessi e con la categoria che abbiamo dignitosamente rappresentato per decenni.
Adesso Giorgio ha voluto raccontare, in 165 pagine, scritte con la classe di un professionista e la semplicità di uno che vuole farsi capire da tutti, un libro che si intitola ” Don Nittu u baruni “.
Si tratta della storia di persone molto note nella città della Contea, in particolare del protagonista don Nittu, che racchiudono tutti gli usi, i costumi e i detti, degli anni 60.
Devo ammettere con molta amarezza, che da quando Internet ha preso il sopravvento sull’intero pianeta, leggo molto poco, preferisco scrivere piuttosto che leggere, ma Giorgio Casa, con il suo don Nittu e tutta una serie di personaggi realmente vissuti e che io ho conosciuto, mi ha coinvolto fino al punto, di farmi “divorare” le 165 pagine, in soli 4 giorni.
Ho ritrovato il piacere della lettura, sin da quando l’amico e collega comune di entrambi, Sebastiano D’Angelo, che domani presenterà il libro a Modica, me lo ha consegnato a Ragusa.
Che dire ancora…pagina 76
-Noi, caro Biagio, siamo gente onesta, onesta fino a farci male da soli. Gente tutta d’un pezzo, come mia madre, che non riesce a chiedere scusa per quello che ha combinato e ci ha fatto combinare, dando di sé l’impressione di una persona fredda, dura, spigolosa e forse anche stupida.-
Questo passaggio della tua fatica letteraria, mi riporta piacevolmente indietro nel tempo, in quel tempo in cui, travolti dalla passione di difendere e dare voce a chi non poteva farlo da solo, dando l’impressione di essere freddi, duri e spigolosi e di combinare chissà cosa, ma onesti, onesti fino a farci male, andavamo avanti per la nostra strada, fino al traguardo.
Complimenti per questo libro, per i contenuti, per la semplicità, per i luoghi, per la genuinità e grazie per avermi riportato tra le pagine che profumano di carta, sicuramente più reale del virtuale mondo informatico.
Auspico che, così come hai scritto, questo possa essere solo l’inizio.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
RSS
Follow by Email