MONTEROSSO ALMO – Il miglior presepe vivente di Sicilia dell’edizione 2015-2016. Così come riconosciuto dal premio “Praesepium Siciliae” che ha voluto metterne in risalto l’ammirevole coralità di popolo. Il presepe vivente di Monterosso Almo è stato, insomma, ritenuto un magnifico affresco della vita contadina in Sicilia, costruito nel rigoroso rispetto delle più autentiche tradizioni di vita, di lavoro e di fede dell’isola. Ed ecco perché sarà riproposto con questa fantastica medaglia sul petto il presepe nel presepe, quello allestito nel borgo più bello d’Italia. L’associazione “Amici del presepe” del centro montano sta predisponendo una rappresentazione che, come sempre, sarà calata nel fascino del dedalo di viuzze caratterizzante il quartiere antico. Qui i visitatori si immergono in un’atmosfera quasi fatata ogni qualvolta, durante le festività natalizie, torna ad animarsi questo speciale allestimento. La trentatreesima edizione comincia, quindi, sotto i migliori auspici. Rafforzando, il più possibile, il percorso della tradizione. Era il 1984, infatti, quando, per la prima volta, a Monterosso Almo, si diede il via, con grande entusiasmo, a quella che, nel corso degli anni, sarebbe diventata una gettonatissima kermesse. La sensazione è quella di compiere un salto nel tempo. Anche perché si ha a che fare con una accurata rievocazione storica ambientata negli anni Cinquanta che, tra l’altro, scaturisce da un allestimento curato nei minimi particolari. Tutte le vie brulicano di vita e di luce, facendo riassaporare a chi si trova da quelle parti le sensazioni fantastiche del tempo che fu. Il quartiere Matrice, cornice ideale per la rappresentazione della Natività, farà da sfondo alla rinascita degli antichi mestieri, attività ormai scomparse che costituiscono la testimonianza più sincera di un passato immune dal consumismo e in assoluta simbiosi con i ritmi delle stagioni. Gli “Amici del presepe” di Monterosso Almo, sostenuti dall’Amministrazione comunale, sono all’opera già da qualche giorno allo scopo di predisporre un percorso ricco di fascino. Gli appuntamenti sono stati programmati per il 26 e 30 dicembre, l’1, il 5 e il 6 gennaio, a cominciare dalle 17,30, con partenza da piazza San Giovanni. Nel cuore del centro montano, i visitatori potranno ammirare la laboriosità del “curdaru”, del “firraru”, della “lavannara” e, ancora, dello “scarparu”, nonché di tutte le altre figure che, per il Natale, ritorneranno ad essere protagoniste riproponendosi alle nuove generazioni, portando con loro in dotazione una ricchezza di storia e di tradizione che, spesso e volentieri, finisce nel dimenticatoio. “La nostra consapevolezza – dice il presidente dell’associazione “Amici del presepe”, Paolo Tavano – è che anche quest’anno non si potrà non rimanere incantati dinanzi alla scena della Natività che sarà riproposta con tutta la propria magia. Vedere spuntare, nel cuore del quartiere Matrice, i Magi, l’asinello, il bue, Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù, costituisce un elemento non da poco vicino al senso più intimo che ciascuno di noi riesce ad attribuire al Natale”.