gianni di gennaro
Sicilia – 12.02.2015
Mentre da Sanremo, sede del festival della canzone italiana, ci si collega con lo spazio, in diretta, per parlare con la donna italiana in missione, una bambina appena nata in una clinica privata di Catania, Nicole, figlia di una coppia di giovanissimi residenti a Gravina di Catania, muore in ambulanza per una crisi respiratoria, dopo essere stata “respinta” da un ospedale etneo.
L’inquietante, inqualificabile, inaudito e inaccettabile episodio, si è verificato poco fa. La piccola era stata respinta dall’ospedale, per mancanza di posti, l’unico nosocomio dove c’erano posti era quello di Ragusa, ed è stata trasportata in ambulanza, verso il capoluogo ibleo. Ma i 100 chilometri che separano Catania da Ragusa, sono stati fatali per la povera bimba, “responsabile” di essere nata in un Paese dove la vita umana, la dignità, l’onesta, l’intelligenza, la correttezza, tutte queste cose, non contano nulla; dove ciò che conta è solo il denaro, la corruzione, l’imposizione e l’arroganza.
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica neo eletto, ha chiamato il Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, per esprimere il suo sgomento per quanto era appena accaduto. Il ministro della salute Lorenzin , ha espresso indignazione e ha disposto una ispezione in Sicilia, mentre i manager della sanità catanese, sono stati convocati a Palermo. Adesso si parlerà tanto, tantissimo, all’infinito, di questa turpe e squallida storia, ma a pagare sarà stata solo la povera bimba e la sua famiglia, già annichilita da un dolore indescrivibile.
Ancora una volta, non mancherà occasione per distrarre l’attenzione del popolo siciliano e di quello italiano, per fare cadere nel baratro del dimenticatoio, una morte annunciata per l’indifferenza di chi ha la certezza dell’impunità.