RAGUSA – Il turismo è un’eccezionale strumento di sviluppo economico del nostro territorio. In alcune zone però si sta affermando con maggiore velocità rispetto ad altre. Recupero della storia locale e del nostro patrimonio culturale, sommate al clima e alle bellezze paesaggistiche, sono senz’altro ingredienti vincenti che vanno gestite con inventiva e pianificazione.
E così si sta procedendo, ad esempio, alla musealizzazione del Parco del Castello di Donnafugata, uno dei più grandi giardini di pregio storico della Sicilia. Al centro del progetto c’è il ripristino delle essenze originali volute dal barone Corrado Arezzo che, come è noto, fu anche un esperto botanico. La ricerca storica, condotta dall’architetto Giuseppe Iacono e dal prof. Gaetano Cosentini, ha permesso di far emergere nel dettaglio il disegno originale del parco e di risalire alle specie botaniche scelte dal suo illustre proprietario. Sono attualmente in corso i lavori per riconfigurare le aiuole attorno alla fontana della rotonda nella zona del parco definita giardino alla francese delimitandole con la siepe originale. Il ripristino delle essenze originali rispecchierà esattamente quello che fece il barone quando era lui stesso ad occuparsi di questa zona definita “u iardinu”. Sono presenti anche molti elementi architettonici come la chiesetta del monaco, la fontana della Sicilia riflessa, il labirinto, il sedile con lo scherzo d’acqua, il belvedere con il lago, il caffe house, la fontana dei putti, la collina con il tempietto, la grotta con il ninfeo, l’area dei cenotafi e le serre. Saranno anche messe in funzione le vasche e le fontane con le piante acquatiche e ripristinati tutti i percorsi, compreso il belvedere.
Ma il turismo ragusano, come è noto, galoppa da qualche anno a questa parte, grazie ad una serie di scelte vincenti come il porto turistico ed il remake del lungomare, che accoglie una movida sempre più numerosa. Cruciale e propedeutica è stata la scelta di ampliare l’edilizia ricettiva ed alberghiera. E’ infatti perfettamente inutile attrarre turisti se non si ha dove farli alloggiare. Anche la piccola città d Santa Croce Camerina ha avviato una buona espansione alberghiera, specialmente nella Punta Secca di ” Montalbano” .
Insomma, una volta innestato un ciclo virtuoso questo si riversa sulle più disparate attività produttive e di servizi. In primis le attività commerciali, tra ristoranti, bar etc… poi quelle per così dire collaterali come ad esempio i taxi ed i noleggi con conducente. In questi giorni, sempre nella città capoluogo, sono state incrementate, da 65 ad 80, proprio le autorizzazioni per servizio di noleggio con conducente ed introdotte 10 nuove autorizzazioni per il servizio di noleggio con conducente per portatori di handicap.
“Una scelta necessaria – spiegano dall’Assessorato comunale allo Sviluppo Economico – che fornisce un’adeguata risposta al crescente numero di visitatori in città, come dimostrano sia i dati sui flussi turistici relativi allo scorso anno, sia il trend del primo quadrimestre dell’anno in corso, anche grazie alla piena operatività dell’aeroporto di Comiso”.