Correggere Legge europea
ROMA – “Se stare nell’Unione Europea significa essere sottomessi senza avere neppure diritto di appello non credo sia possibile e corretto. Un esempio concreto è il provvedimento che consente l’immissione sul mercato europeo di 35 mila tonnellate di olio d’oliva tunisino, che verrà esportato senza oneri di dazio e che avr à un impatto sul mercato, soprattutto quello italiano, molto significativo, direi devastante”. Lo dichiara il senatore Bartolomeo Amidei, capogruppo di Forza Italia nelle Commissioni Agricoltura e Politiche Europee. “Molti provvedimenti sarebbero da cambiare – aggiunge il senatore forzista. Il primo di essi è la cosiddetta Legge europea, in discussione nelle commissioni del Senato, che impone adeguamenti per l’Italia alla legislazione europea davvero non digeribili. Per restare all’olio italiano, si vorrebbe imporre un’etichetta che elimina l’obbligo di indicare il luogo di origine del prodotto insieme con quello della sua trasformazione. Rimarrebbe solo quest’ultima indicazione, il che sarebbe un vantaggio sconsiderato per i prodotti extraeuropei. Nel progetto legislativo verrebbe, inoltre, tolto l’obbligo di indicare nell’etichetta il termine di 18 mesi entro cui bisogna consumare l’olio. Si tratta, come è di tutta evidenza, di facilitazioni per la commercializzazione di prodotti di origine extraeuropea sui nostri mercati, a tutto svantaggio delle aziende europee e nel nostro caso del Made in Italy. Ho presentato alcuni emendamenti alla Legge europea tesi a correggerla – conclude Amidei – per sventare un attacco ai nostri agricoltori e alle nostre aziende e per evitare di danneggiare alla fine i consumatori europei e italiani”.