Omicidio a Vittoria, La Rosa: “Il sindaco chieda l’immediata convocazione del tavolo per l’ordine e la sicurezza”
La Rosa: “Invitiamo il sindaco a chiedere l’immediata convocazione del tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico da tenersi in città. Situazione molto critica”
Vittoria, 15 dic 2014 – “Sollecitiamo il sindaco Giuseppe Nicosia a chiedere l’immediata convocazione, in città, del tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, presieduto dal prefetto, dopo l’increscioso fatto di sangue accaduto ieri sera nella centralissima via Cavour. A Vittoria non si può tornare a respirare un clima così pesante. E la criminalità organizzata non può tornare a sparare nelle strade all’ora di punta, incurante del fatto che la gente comune, famiglie con bimbi al seguito, possa rimanere coinvolta in episodi così efferati”. E’ la richiesta che il presidente del movimento politico Sviluppo Ibleo, Andrea La Rosa, rivolge al primo cittadino dopo l’omicidio consumatosi nel centro storico cittadino. “Il primo cittadino converrà con noi – continua La Rosa – che su questo tema non è possibile perdere neanche un minuto e che è essenziale, anche dal punto di vista istituzionale, mentre siamo certi che le forze dell’ordine svolgeranno come sempre al meglio il proprio compito, dare subito delle risposte alla voglia di sicurezza che emerge tra la gente. Tra l’altro, visto che nel sito oggetto dell’increscioso crimine, a quanto ci risulta, erano presenti anche delle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino, vorremmo capire se le stesse funzionavano e cosa bisogna fare affinché, nel caso in cui la risposta sia negativa, possa essere finalmente garantita la necessaria operatività. Inutile dire che siamo tutti sconvolti per quanto accaduto. Proprio a ridosso del Natale, un simile episodio deve invogliarci a riflettere su che cosa c’è dietro un evento criminale del genere. Stiamo forse per ripiombare negli anni di piombo? Tutti ci auguriamo di no. Ma le istituzioni devono muoversi immediatamente per scongiurare il ritorno di quella criminalità di cui nessuno di noi vuole più sentire parlare”.