PALERMO – Si è svolta, a Palazzo Cefalà, sede della Consulta delle Culture di Palermo, la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Festival delle Letterature Migranti promosso dal Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura, dall’Associazione Festival delle Letterature Migranti, dall’Università degli Studi di Palermo, dall’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari (Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino) e da ONU Palermo Arabo Normanna. A illustrare l’iniziativa, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano, il direttore artistico del Festival Davide Camarrone e, per l’Università di Palermo, il direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Leonardo Samonà.
Il programma dell’iniziativa si annuncia ancora più denso e articolato rispetto all’edizione dello scorso anno e prevede decine di incontri, presentazioni di libri, letture, workshop, mostre, anteprime cinematografiche, performance musicali e teatrali, per tentare di comprendere il cambiamento determinato dalle tante migrazioni fisiche e immateriali (le comunicazioni, le culture, i linguaggi).
“Il Festival delle Letterature Migranti nasce a Palermo perché è qui che trova la sua più naturale collocazione – hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano -. L’Amministrazione ha fortemente voluto questa iniziativa, che si accinge ad inaugurare la sua seconda edizione con un calendario ricco di eventi e di ospiti che contribuiscono a fare di Palermo la piattaforma ideale per il dialogo tra le culture del mondo ed in particolare tra i popoli del Mediterraneo. Un mare che volgiamo fortemente cessi di essere la triste scena dell’indifferenza, della tragedia e della separazione, per tornare ad essere, come voleva Fernand Braudel, un “continente fluido”.
Sessantaquattro gli incontri letterari e artistici e 143 gli ospiti presenti tra autori, discussant, editori e artisti, oltre al premio Nobel per la Letteratura, lo scrittore nigeriano Wole Soyinka. Tra gli altri: Marco Aime, Roberto Alajmo, Leila Al-Shami, Simone Arcagni, Marco Balzano, Limam Boicha, Caterina Bonvicini, Enric Bou, Daniele Comberiati, Dimitri Deliolanes, Teresa De Sio, Paolo Di Stefano, Davide Enia, Jenny Erpenbeck, Cristina Ali Farah, Paola Farinetti, Yasmin Fedda, Dario Ferrari, Isabella Ferretti, Marcello Fois, Ernesto Franco, Paola Gallo, Ángel García Galiano, Alessandro Gazoia, Fabio Geda, Giorgio Ghiotti, Wlodek Goldkorn, Hakan Günday, Saleem Haddad, Pap Khouma, Helena Janeczek, Ruska Jorjoliani, Robin Yassin Kassab, Omar Khouri, Alessandro Leogrande, Stefano Liberti, Luigi Manconi, Pascal Manoukian, Kevin McElvaney, Elvira Mujcic, Giulio Passerini, Piergiorgio Paterlini, Begonya Pozo, Christian Raimo, Marco Revelli, Raja Rhouni, Carme Riera, Richard E. Robbins, Iolanda Romano, Ahmed Saadawi, Sabrynex, Luali Lahsen Salami, Domenico Scarpa, Igiaba Scego, Antonio Sellerio, Francesc Serés, Rachel Shabi, Fabio Stassi, Helena Tanqueiro, Susanna Tartaro, Benedetta Tobagi, Elena Toscano, Chiara Valerio, Mons. Dario Viganò, Ornela Vorpsi, Ibán Zaldúa, Hamid Ziarati.
Protagonista, ancora una volta, sarà il centro storico di Palermo, città multiculturale per geografia e vocazione, territorio di accoglienza e integrazione di popoli e di lingue che ospiterà gli incontri e le attività all’Archivio Storico, a Palazzo Steri, a Palazzo Arcivescovile, a Piazza Bellini, a Palazzo delle Aquile, al Teatro Biondo, al Teatro Santa Cecilia, alla GAM, al Teatro Massimo, a Palazzo Ziino, al Museo Pasqualino, nell’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, a Sant’Eulalia dei Catalani, a Palazzo Cefalà, mentre le proiezioni avranno luogo al cinema Rouge et Noir.
“Le letterature, per la loro stessa natura – ha dichiarato Davide Camarrone, direttore artistico del Festival – migrano da un luogo a un altro, da un tempo a un altro. Letterature e migrazioni in un certo senso sono sinonimi. Le letterature migrano con i popoli, accogliendoli e accompagnandoli nelle loro storie: facendo storia delle loro vite. L’età dell’oro di Palermo coincide con il tempo della convivenza tra popoli e culture differenti. Qui, al centro di un Mediterraneo in fiamme, tornato a essere centro del mondo, si replica il miracolo della convivenza. Avremo centinaia di ospiti, incontri e spettacoli, sull’asse dell’antico Qasr, il Cassaro, in palazzi storici, teatri, università e scuole e un calendario fittissimo, che ha messo in rete le maggiori istituzioni culturali cittadine e altre giovanissime aggregazioni culturali. Un lavoro artigiano che ha prodotto un Festival originale, guardando all’esempio dei tanti importanti appuntamenti di questo Paese. Un lavoro collettivo che porta la firma di scrittori e lettori, giornalisti e saggisti, docenti e studenti, operatori culturali e semplici cittadini. Un esperimento comunitario che rappresenta un valore in sé, a Palermo.”
Da quest’anno si fanno spazio al Festival anche nuove sezioni (Arti Visive, Documentari, Giornalismo, Nuovi linguaggi), che amplieranno l’orizzonte delle pratiche di una narrazione che cambia con la rapidità stessa di un fenomeno sempre più urgente e globale (vedi programma completo http://www.festivaletteraturemigranti.it/ )
Da segnalare, nella Sezione “Teatro Cinema Arti” (a cura di Paola Caridi), prima dell’inizio del Festival, domenica 9 ottobre, alle 16.00, al cinema Rouge et Noir, la prima proiezione a Palermo di 87 ORE. La regista Costanza Quatriglio, con il patrocinio di Amnesty International Italia e in collaborazione con l’associazione “A buon diritto” ha trasformato un terribile fatto di cronaca in un film che unisce impegno civile e originalità formale.
Per la sezione Arti Visive (a cura di Agata Polizzi), l’11 ottobre nello spazio Living Lab della Galleria d’Arte Moderna di Palermo, sarà inaugurata alla presenza dell’autore #RefugeeCameras, una mostra fotografica a cura di Kevin McElvaney, che raccoglie scatti realizzati da profughi siriani, iracheni, iraniani durante i loro viaggi della speranza verso l’Europa. La mostra, presentata in collaborazione con il Goethe-Institut Palermo, sarà visitabile dall’11 al 25 ottobre, l’ingresso è libero.
Mercoledì 12 ottobre alle 17,30 sarà inaugurata la video-proiezione The Line 2015 di Loredana Longo all’Archivio Storico mentre alle 19.00, sempre all’Archivio Storico, Roberto Alajmo ed Evelina Santangelo si confronteranno su “Il mio Sud”.
Giovedì 13 ottobre, alle 21.30 al Teatro Biondo, a trent’anni dal conferimento del Premio Nobel per la Letteratura, il grande scrittore nigeriano Wole Soyinka dialogherà con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sul tema del destino e della libertà. Modera Alessandra Di Maio. Letture di Giuseppe Cederna.
Venerdì 14 ottobre alle 20.30, nella Sala degli Stemmi del Teatro Massimo è in programma il concerto di Giya Kancheli, EXIL, a cura del Teatro Massimo e degli Amici della Musica, introduce Dario Oliveri. Mentre alle 21.00, al Teatro delle Balate, andrà in scena Nobody’s Story, testi di Nedžad Maksumić, Shakespeare, Molière, Cioran. Di e con Dario Ferrari e Nina Lombardino.
“Di carceri e di diritti” dialogheranno, sempre venerdì 14 dalle 17.00, Luigi Manconi e Giovanni Fiandaca nell’Aula Magna di Giurisprudenza.
Sabato 15 alle 16.30 alla Libreria Paoline, Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, prenderà parte all’incontro moderato da Fernanda Di Monte “La sete di pace da Assisi ad Aleppo”.
Nel segno del Festival avrà luogo anche una veleggiata nel golfo di Palermo, organizzata sabato 15 ottobre, in collaborazione con la Lega Navale e con la Soprintendenza del Mare, a cui prenderanno parte dieci ragazzi richiedenti asilo politico e residenti al Centro Astalli. Durante la navigazione le imbarcazioni riporteranno gli aforismi sul mare di Fabrizio Caramagna http://aforisticamente.com/about/ .
Domenica 16 alle 17.00 è la volta di Benedetta Tobagi e Mari D’Agostino che all’Archivio Storico parleranno di “Classi senza confini”, un viaggio nella scuola italiana tra pregiudizi difficoltà, condivisioni di storie e culture diverse.
Alle 20.00, chiusura en plein air, in piazza Bellini con una performance della comunità bengalese di Palermo e con AfroItaliana. La notte dei poeti una festa in piazza con musica e letture di poesie da parte di tutti gli autori che hanno partecipato al Festival.
Alla conferenza stampa hanno preso parte, il presidente dell’associazione Festival delle Letterature Migranti Rosario Perricone, il presidente del comitato scientifico dell’associazione Festival delle Letterature Migranti Ignazio E. Buttitta, la responsabile del programma Letterature Evelina Santangelo, la responsabile del programma Teatro Cinema Arti Paola Caridi, la responsabile della sezione Arti visive Agata Polizzi, la responsabile della sezione Scuola Angela Mineo, la responsabile della sezione Università Domenica Perrone.
Il Festival delle Letterature Migranti conta sul patrocinio di: Parlamento europeo, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, UNHCR, UNAR, USR, Città di Palermo – Consulta delle Culture.