Vittoria. 25 marzo 2020
E’ stato detto e ridetto fino alla nausea, un vero e proprio bombardamento mediatico, non si fa altro che parlare di coronavirus. Giusto e sacrosanto, così come giuste sono tutte le dichiarazioni rese da chi, pur non addetti ai lavori, parlano per ore tramite i Mass-media in questi giorni?
Abbiamo chiesto, un parere a due medici, che procedono, sullo stesso binario, sia per quanto riguarda il parere scientifico, sia per quanto riguarda l’aspetto socio-politico che hanno espresso, sulla vicenda. Intanto, dalle colonne del periodico “L’Espresso”, lo scienziato Andrea Carfì, vittoriese doc, annuncia che il vaccino può essere pronto in autunno, e l’anno prossimo, inserito tra quelli per la distribuzione di massa. Vittoria è il nome della città che ha dato origine a questo illustre ricercatore, Vittoria è quella che si potrà cantare, appena sarà pronto il medicamento.
La sintesi delle considerazioni espresse da entrambi, è la seguente: se nessuno ha detto bugie in alcune occasioni, in qualche modo è stata omessa qualche verità. Dicono che non conoscono il numero delle persone decedute in casa, soprattutto in Lombardia, (lo ha riferito Brusaferro) nel corso di una conferenza stampa, ma il calcolo da fare è semplice, basta fare una sottrazione, dal numero dei decessi totali, sottrarre il numero dei morti nelle strutture sanitarie. E allora sorge il sospetto che il numero sia più alto rispetto a quello reso pubblico, ciò equivarrebbe a dire che il “sistema sanitario nazionale”, a parte l’eccellente qualità del personale tutto, cui va il ringraziamento di tutta la Nazione, è stato un mezzo fallimento. E questo è un discorso politico molto spinoso, infatti, sin dal Governo Letta, ad oggi, i tagli alla sanità, sono stati 37 miliardi.
Inoltre, le mascherine e i tamponi servono solo al personale sanitario? Altra grande mistificazione, la verità è che i prodotti scarseggiano e i centri dove possono eseguire le analisi, sono pochi. Fin qui, le dichiarazioni di uno dei due medici.
Finalmente tutti, Ministero della salute, Protezione civile, scienziati e medici, si sono resi conto
del pericolo dei contagiati asintomatici. Era ora, rendiamo giustizia ai 4 scienziati italiani che avevano già sostenuto a febbraio, la tesi degli asintomatici. Tesi non condivisa da altri, anche se ospiti fissi in emittenti televisive e giornali. Ora i dati numerici potranno essere più chiari, perchè, alla fine, gli studi sulle epidemie da coronavirus, noti da qualche anno, descrivono la presenza di contagiati asintomatici, pari quasi al 50%. Quanti potrebbero essere quindi i contagiati totali? Se i contagiati sintomatici, sono circa 57.000, il totale dei contagiati potrebbe aggirarsi sui 120.000. Questi dati, bisogna renderli a tutti, in modo che le necessarie misure restrittive, possano essere condivise e rispettate, senza se e senza ma. Questo il parere dell’altro medico.
L’auspicio comune, è quello che la scoperta di un medicamento e di un vaccino, che possa debellare e prevenire questo e altri virus. Le dichiarazioni rese a tal proposito dallo scienziato Andrea Carfì e pubblicate dall’Espresso, ridanno fiducia a tutti.