Partecipiamo Ragusa. “Come i 5Stelle ragusani tradiscono il loro mandato”
Riceviamo e pubblichiamo
Dicevano che questo giorno non sarebbe mai arrivato! (They sayd this day would never come – ndt) è l’incipit del discorso di Obama per la sua prima vittoria.
Ed è anche quanto tantissimi ragusani (70%) abbiamo pensato quando Piccitto è stato eletto. Pensavamo che non sarebbe mai successo: un neofita, con una formazione di neofiti contro i titani della politica. Per affermare un principio di partecipazione civica. Per svecchiare e rinnovare il governo della città.
Sull’onda di uno slancio di entusiasmo rinnovatore al ballottaggio i 2 movimenti civici Partecipiamo e Città che avevano espresso all’elezioni sindaci diversi hanno sostenuto Piccitto. Anche col nostro sostegno i 5 stelle hanno potuto contare su un premio di maggioranza di 4 consiglieri.
Cosa rimane di quella promessa?
Le incrostazioni ci sono ancora, le tasse crescono, le strade invecchiano, le ‘selezioni’ continuano ad essere finte e gli staff pagati dai contribuenti vengono ‘gonfiati’ senza seguire certo l’interesse generale e il bene comune, contributi a iosa dati in maniera clientelare e i “ragazzi” 5 stelle ? e i “ragazzi” 5 stelle ….. non ci sono più…..
Cosa rimane di quella retorica?
Cosa rimane di un discorso volto al fare insieme, fare bene, far partecipare tutti, far esprimere tutti?
Rimane il vaffa sistematico ….. a loro concesso, solo a loro…. Rimane la retorica dell’insulto come stile di comando, rimane il vaffa come tema del confronto(!)
Cosa c’è di nuovo ?
La scoperta che non è possibile criticare !
I critici vengono bollati come “seminatori di odio” “spregevoli” tacciati di arrivismo, sminuiti bollati come disperati, ambiziosi e non rappresentativi.
Una domanda: “ma la giustezza e la legittimità di una posizione politica la si valuta per la popolarità del suo sostenitore?”.
E se dico di essere popolare, posso anche insultarti dall’alto del mio consenso? Posso dire “io ho ragione, tu che non sei nessuno non dovresti neanche parlare, disperato!”? Sa un po’ di Marchese del Grillo!
Giovanni Iacono è uno che ha sempre avuto la schiena dritta ed è abituato a servire il bene comune ed ha la nostra totale e piena solidarietà per il servizio che ha svolto e che svolge ed ha anche il nostro sostegno, la nostra vicinanza, la stima ed affetto sul piano personale per questi atti di squadrismo verbale che subisce nello svolgimento del suo mandato di Consigliere Comunale.
Semplicemente, non facciamo propaganda ma ci occupiamo, in silenzio, di atti concreti ! Gli stessi atti per i quali avremmo preferito una attenzione ed una sensibilità del primo cittadino che non c’è mai stata !
È una questione di stile. Una questione di retorica. Ma in democrazia questo è sostanza!
I 5 stelle ragusani stanno prendendo una piega di squadrismo verbale.
Ricorrono alle parole del discredito personale, dell’autoritarismo, dell’intolleranza, del rifiuto del confronto.
E questo è inaccettabile. Le parole sono importanti. La democrazia lo ho è anche di più.
Ci teniamo. Abbiamo criticato le scelte del sindaco esclusivamente sul piano politico, abbiamo criticato i comportamenti del presidente del Consiglio, abbiamo criticato le azioni di assessori e consiglieri. Lo riteniamo legittimo e riteniamo che critica e confronto in democrazia siano salutari.
Non abbiamo tranciato giudizi sulle loro persone. Non abbiamo messo in discussione la libera espressione di nessuno.
Giovanni Iacono è stato attaccato, ancora una volta, sul piano personale e solo perché continua a svolgere il mandato elettivo, senza finzioni, senza se e senza ma !
Dove sono gli argomenti politici negli attacchi personali ? Se vi dicono “non ascoltare, sono dei poveretti” il dubbio che non sappiano ribattere con altri argomenti viene!
E allora, amici 5 stelle: Vaffa non ve lo diremo, vi invitiamo a ragionare, ad utilizzare la democrazia come forma di confronto sul piano politico e per il bene della città. E se ci chiedono “ma Partecipiamo può parlare? “Si, possiamo!”