Paternò, gli studenti dell’Istituto “Redi” incontrano Salvatore Fiore per la “Giornata della Legalità”
Venerdì 6 maggio alla Biblioteca comunale la testimonianza dell’imprenditore che ha denunciato i propri usurai ed estortori
CATANIA – Scegliere la legalità premia, dire no a usura ed estorsione non è solo un gesto di responsabilità civile, ma è anche l’unico modo per riappropriarsi della propria dignità. È questo il messaggio che Salvatore Fiore porterà agli studenti e alle studentesse dell’Istituto d’istruzione superiore “Francesco Redi” di Paternò:venerdì 6 maggio l’imprenditore belpassese, che ha deciso di denunciare i propri estortori dopo essere stato per quasi 20 anni vittima di racket e usura, incontrerà studenti e docenti nella Biblioteca comunale di Paternò in occasione della “Giornata della Legalità”. L’iniziativa rientra tra gli appuntamenti della“Settimana del libro e della cultura” organizzata dall’Istituto e che si conclude proprio venerdì.
Durante l’incontro, che inizierà alle 9.30, sarà presentato il libro scritto da Anna Milazzo con Salvatore Fiore,“Fiore… tutto a posto?” (Ilmiolibro, 2015), che racconta la vicenda dell’imprenditore, iniziata a metà degli anni Novanta, quando l’uomo è caduto nelle mani degli usurai.
Nel corso della mattinata, interverranno, oltre a Salvatore Fiore e Anna Milazzo, Antonio Salvago, dirigente della Squadra mobile di Catania; Antonella Barrera, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania; l’avvocato penalista Enzo Guarnera e Maria Luisa Barrera, del Coordinamento di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie di Catania”.
«Sono stato molto felice dell’invito che mi hanno fatto dirigente e docenti dell’Istituto Francesco Redi – dice Salvatore Fiore – perché sono convinto che la speranza di una società migliore, in cui criminalità, corruzione e malaffare siano ridotti a fenomeni marginali, passi attraverso la capacità di dialogare con i giovani, ma è necessario che ciascuno di noi si metta in gioco e dia la propria testimonianza ».
Il 17 giugno del 2009 Salvatore Fiore ha deciso di entrare negli uffici della Questura di Catania e sporgere denuncia. Da allora è cominciato un percorso di liberazione che gli ha consentito di riprendere in mano la propria vita; le sue dichiarazioni hanno contribuito a far partire alcune inchieste e a dare nuovi elementi a indagini già avviate, come quelle che hanno portato, a febbraio 2014, all’operazione Money Lender, che ha scoperchiato quello che il pm Giovannella Scaminaci ha definito “il giro di usura e di estorsioni più ingente mai scoperto a Catania”.