PD SICILIA, IO NON CI STO! e Leoluca Orlando aggiunge: “attualmente non lo vota neanche sua sorella”
Novità sul quadro politico regionale. Ieri un dibattito all’Hotel delle Palme sul tema: PD SICILIA, IO NON CI STO ed oggi viene fuori una nuova intervista di LIVE SICILIA al Sindaco di Palermo, Prof. Leoluca Orlando.
Al centro dei dibattito e dell’intervista di Orlando c’è un soggetto unico che porta il nome di Partito Democratico e la sua gestione della politica regionale.
Nella sala dell’Hotel delle Palme ieri hanno espresso il proprio pensiero gli organizzatori Fabrizio Ferrandelli, Pino Apprendi, Pippo Russo e Ninni Terminelli per prendere atto che occorre fin da subito un cambiamento nel partito renziano e che occorre staccare immediatamente la spina al governo regionale presieduto dal Governatore Rosario Crocetta.
Occorre dare atto a Fabrizio Ferrandelli che visto che non è riuscito a convincere gli altri deputati del suo partito a staccare la spina ha avuto il coraggio di rinunciarein solitudine al proprio al mandato e alle relative prebende per dare un segnale chiaro che la Sicilia sta sprofondando.
Pippo Russo che come tanti qualche anno fa, dopo l’esperienza di segretario Provinciale di Italia dei Valori, aveva creduto in questo PD comincia a prendere le distanze e ieri non ha risparmiato frasi tenere sia nei confronti della Segreteria Regionale e in particolare dei fallimenti operati dai governi Crocetta.
Oggi lo stesso Pippo Russo in altro articolo pubblicato sempre da LIVESICILIA mette in chiaro alla fine cosa dovrebbe fare il leader Matteo Renzi per il PD siciliano:
“Allora, si va tutti a casa e ci si ripresenta agli elettori con programmi e candidati all’altezza, in un corretto e virtuoso rapporto con lo Stato chiudendo le partite ancora in sofferenza. Che aspetta Renzi, invece di benedire penose operazioni di riciclaggio o dannosi rimpasti, a chiedere risolutamente, senza se e senza ma, la mozione di sfiducia a Crocetta e ad azzerare il gruppo dirigente del partito? Del resto, ha già commissariato le segreterie provinciali di Messina e di Enna. Che facciamo, a spizzichi e bocconi? Si rende conto che non c’è più tempo da perdere e che, in Sicilia, regione di oltre 4 milioni di elettori, ha compromesso seriamente la credibilità della sua “rivoluzione”? Qualunque escamotage “da casta”, tipo riciclaggi e rimpasti, insieme o in alternativa, serve solo alla vecchia politica, colpevole del disastro, per auto conservarsi.”
Leoluca Orlando nell’intervista rilasciata a che è opportuno leggere e che si trova sul link:
descrive con la chiarezza del Professore che lo distingue qual è la situazione attuale e quali possono essere le prospettive a seconda delle scelte che verranno fatte nelle sedi dei partiti e in particolare nel PD.
Cosa dire al riguardo? E’ chiaro che il PD in questo momento nella nostra Regione appare allo sbando e si continua a caricare della gestione non positiva del Governatore Crocetta. Leoluca Orlando ha ragione quando afferma che attualmente il PD non lo voterebbe “neanche sua sorella”.
Rosario Crocetta più sta a mantenere la sedia di Governatore e più danni fa al proprio partito. Occorre staccare la spina, quindi, ma non basta se non si prende atto che di fronte al malcontento della Gente che per protesta è pronta a votare per i cinque stelle occorre costruire un’alternativa serie.
E ciò si può fare mettendo assieme le Persone che raccolgono i maggiori consensi tra la Gente ed è facile identificarli con i Sindaci dei Comuni.
Ancora una volta dobbiamo prendere atto che il Professore Orlando ha ragione e ragione da vendere.