Un ragionamento egoistico, inumano e tornacontistico che porta Persone a rinnegare amici e conoscenti quando questi ultimi cadono in disgrazia.

Ciò accade spesso e recentemente abbiamo avuto il dispiacere di leggerlo su quotidiani importanti nei giorni scorsi.

Tante Persone che prima godevano del privilegio di essere vicini al potente Totò Cuffaro rinnegano se stessi e il proprio passato allo scopo d’ingraziarsi i nuovi padroni delle Istituzioni e apparire al loro cospetto dei verginelli.

Sepolcri imbiancati che studiano quasi quotidianamente come riciclarsi e stare sempre a galla. All’interno del principale partito italiano c’è la corsa ad accusarsi e a rinnegare il passato.

Se poi facciamo la pulce agli accusatori viene fuori che costoro all’epoca cuffariana se non erano comprimari nella gestione del potere si accontentavano di esercitare il consociativismo.

Un appello a queste Persone: “perché non prendete atto che Totò Cuffaro ha pagato un prezzo salatissimo per fare politica? Perché Vi affannate a rinnegare anche l’evidenza che è sotto gli occhi di tutti?”

Cari amici e compagni del PD che governate a Roma come nella Regione Sicilia  anziché pensare a Cuffaro e al cuffarismo e coprirvi gli occhi di prosciutto per i danni prodotti dai Governi Crocetta  perché non affrontate seriamente i problemi della Sicilia e dei siciliani?

I dati parlano chiaramente: La Sicilia arretra e arretra quotidianamente. Tante saracinesche abbassate, tanti posti di lavoro soppressi, tante persone senza reddito e di converso qualche mosca bianca che trova occupazione.

Alla Gente interessa poco il cuffarismo o l’anticuffarismo e si aspetta risposte concrete al fine di mettere qualcosa in pentola.

Cari democratici e care democratiche che avete ruolo nelle Istituzioni se non riuscirete a dare queste risposte in termini di rilancio della macchina economica in Sicilia avrete una sola certezza: “andare all’opposizione”

Per quanto mi riguarda anche se ho votato e forse voterò per il PD una cosa è certa: “non rinnegherò mai l’amicizia con Totò Cuffaro e con altri amici che prima facevano parte dei primi e ora degli ultimi”.

Alcune delle mie note scritte durante la carcerazione del mio carissimo amico di sempre:

http://www.lavocedinewyork.com/mediterraneo/2015/11/25/toto-cuffaro-trattato-peggio-di-renato-vallanzasca/

http://www.italreport.it/home/attualita/addosso-a-toto-cuffaro-per-una-grazia-non-richiesta-ma-che-fine-ha-fatto-liniziativa-di-stefania-prestigiacomo

http://palermo.meridionews.it/articolo/23093/carmelo-raffa-fabi-scrive-a-cuffaro-citando-le-sacre-scritture-la-giustizia-non-e-di-questo-mondo/

Sotto la copertina del libro di Totò Cuffaro: L’uomo è un mendicante che crede di essere un Re

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Di Carmelo Raffa

Nato a Tortorici (ME) il 18 gennaio 1952 si è occupato fin da ragazzo di sindacato, attività sociale e politica. All’età di 15 anni collaborava, infatti, con suo zio che era Segretario Zonale dei Nebrodi della Cisl e partecipava alle proteste dei contadini col microfono in mano per infastidire i proprietari terrieri. All’epoca i salari erano scarsi e c’era una forte discriminazione delle donne.All’età di 20 anni, nel luglio 1972, veniva assunto alla Cassa Centrale di Risparmio e si iscriveva alla FABI dove all'inizio del 1973 veniva eletto a far parte del Direttivo Provinciale di Palermo e nel 1978 ne diventava il Segretario Amministrativo.Negli anni ’80 è stato chiamato a ricoprire la carica di Segretario Coordinatore Regionale assumendo anche la guida del Sindacato di Palermo e nel 1997 è stato inserito dalla Segreteria Nazionale, per 4 anni nel Comitato di Redazione della Voce dei Bancari.Nel 1991 è stato eletto a far parte del Comitato Direttivo Centrale. Nel settembre 1997, dopo la fusione imposta dai poteri forti del Governo e della Banca d’Italia, è stato chiamato a coordinare l’attività sindacale FABI del Banco di Sicilia (polo creditizio siciliano). Nel 2000, in seguito all’acquisizione del Banco da parte della Banca di Roma di Geronzi e dopo le battaglie condotte per evitarne l’incorporazione, Raffa è diventato il Coordinatore Aggiunto della FABI-Gruppo Capitalia, incarico che ha mantenuto fino alla successiva operazione di inglobamento in Unicredit avvenuta nel 2007. In Unicredit Group ricopre l'incarico di Coordinatore Nazionale Vicario.In rappresentanza della FABI ha fatto parte del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro dal 1986 al1991, e per due mandati e fino al 2007, del Consiglio di Amministrazione dell’IRCAC.Dall'anno scorso Carmelo Raffa, ha collaborato assiduamente con la testata giornalistica on line LinkSicilia.it e ciò dopo aver fornito proprie note a: mov139.it - striscialaprotesta.it - lavocedinewyork.com

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