Piazzetta 2 giugno a Ragusa, Morando: “quante volte dovremo denunciare ancora la presenza di questo degrado prima che qualcuno si decida ad intervenire?”
IL CASO DELLA PIAZZETTA 2 GIUGNO A RAGUSA, MORANDO REITERA L’INVITO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A INTERVENIRE: “NON SOLO IL SITO E’ NEL DEGRADO MA ACCANTO C’E’ UN FONDO CHE BISOGNA ASSOLUTAMENTE RIPULIRE. PERCHE’ PALAZZO DI CITTA’ NON INTIMA AL PROPRIETARIO DI ADOPERARSI IN TALE DIREZIONE?”
RAGUSA – “Nessuno interviene. Neppure le denunce, reiterate più volte dai residenti, sono servite a determinare, da parte dell’Amministrazione comunale, l’intervento degli incaricati per rimuovere le sterpaglie, ridare un minimo di decoro all’intero sito e, soprattutto, risolvere in definitiva una questione ormai diventata parecchio antipatica per i residenti della zona”. E’ il senso della denuncia che arriva dal consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, sulla piazzetta 2 Giugno che sorge in una zona densamente abitata. “Seppure si tratti di uno spazio – sottolinea Morando – che teoricamente potrebbe risultare parecchio fruibile, a maggior ragione in questo periodo, è in pratica evitato da tutti perché le sue condizioni sono davvero ridotte ai minimi termini. Come se non bastasse, ai margini di quest’area che dovremmo definire attrezzata ma sinceramente non la possiamo chiamare tale, sorge un terreno incolto, e questa è la questione antipatica di cui stavo parlando, che, negli anni, si è trasformato in una vera e propria foresta. Insomma, in questo podere si registra la presenza di erbacce, sterpaglie che hanno raggiunto dimensioni consistenti e che, ormai, travalicano qualsiasi confine. Perché il Comune di Ragusa, seppure sollecitato in questo senso dai cittadini che abitano nella zona, non ha mai ritenuto opportuno intervenire per chiedere al proprietario del fondo di ripulire il sito? Ci sono problemi seri legati alla presenza di sporcizia nel terreno in questione diventato, tra l’altro, ricettacolo di vari animaletti. Nessuno, però, si è mai preso la briga di intervenire. Per quali motivi? Perché nessuno ha mai ritenuto opportuno verificare come stanno le cose? Gli ultimi scatti fotografici testimoniano come sia indispensabile intervenire con una certa urgenza. Speriamo che il Comune, finalmente, se la senta di prendere a cuore la faccenda e di darsi da fare. Stavolta in maniera concreta”.