Ragusa, 10 ott 2014 – Ieri, nel salone d’Onore della Prefettura di Ragusa, alla presenza del Prefetto, Annunziato Vardè, del direttore generale dell’Asp, Maurizio Aricò e del responsabile Migrazione dell’assessorato, Francesco Bongiorno, è stato presentato il “PIANO DI CONTINGENZA SANITARIO REGIONALE MIGRANTI 2014”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 42 del 3 ottobre 2014 (supplemento ordinario). A redigerlo è stata una task-force di cui fanno parte il responsabile Migrazione dell’assessorato, Francesco Bongiorno, ed esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità, coordinati da Santino Severoni. La presentazione del documento è stata fatta, accuratamente, da Bongiorno che ha sottolineato il fatto che, all’interno del Piano si identificano i ruoli e le responsabilità delle istituzioni sanitarie e delle principali organizzazioni coinvolte nell’accoglienza degli immigrati. Lavoro frutto del protocollo d’intesa di cui fanno parte, oltre la Regione Siciliana, l’Organizzazione mondiale della Sanità, Emergency, Medici senza frontiere e Croce Rossa italiana. La Sicilia è la prima regione in Europa che si dota di un sistema così definito.
“Il Piano è preposto per tutelare la salute dei migranti, della popolazione residente e degli operativi impegnati nell’accoglienza” ha detto Bongiorno. “Tutto ciò è stato possibile grazie al forte raccordo con il territorio, le strutture sanitarie ed ai centri di accoglienza della nostra regione.
Il coordinamento è di competenza all’Assessorato regionale alla Salute; infatti, viene individuato un coordinatore regionale, che avrà, come punti di riferimento sul territorio, i direttori sanitari delle Asp. “Un ruolo peculiare viene affidato alla comunicazione ed all’informazione, in modo da evitare facili allarmismi tra la popolazione e la circolazione di notizie infondate sui media. Uno degli aspetti più rilevanti è l’identificazione di due diversi responsabili per l’assistenza in banchina e per i centri di accoglienza.”
“I migranti sono persone fragili – è intervenuto il Prefetto – , quindi abbiamo il dovere etico e morale di proteggere, al pari della popolazione residente. Nessun rischio per la salute dei cittadini, è più un problema buona comunicazione per evitare allarmismi infondati”.
Aricò, intervenendo, ha parlato di alcuni aspetti che sono emersi durante la discussione: “I mediatori culturali: ci stiamo occupando di queste figure, tra l’altro, necessarie per comunicare con i migranti, per garantire loro una buona assistenza sanitaria.” “Il migrante deve essere considerato un valore aggiunto per la nostra comunità e non un problema. I numeri, sono certamente significativi di una realtà che non è più un’emergenza bensì una normalità: abbiamo avuto, secondo le nostre fonti, fino alla data dell’otto ottobre, 19.578 migranti sbarcati nelle nostre coste, un incremento davvero eccezionale, rispetto alle cifre dello scorso anno che ammontava a 665.”
Alla presentazione c’erano anche molte le Associazioni e numerosi sindaci della provincia.