Ragusa, 23 novembre 2015 – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Antonio Firullo, per il FIBA Confesercenti Sicilia:

In data 20.11.2015 sono state presentate e legalmente protocollate al Comune di Ragusa, varie osservazioni/opposizioni al nuovo Piano di Utilizzo delle Spiagge (PUDM) della riviera di pertinenza redatto ed approvato in Consiglio Comunale in data 29.11.2015 con delibera numero 75, pubblicato all’Albo Comunale fino al 20.11.2015.

Alle osservazioni/opposizioni hanno aderito diverse ditte interessate mai convocate dal Comune per la pianificazione programmatica dello strumento che dovrebbe regolamentare le attività in essere sul Demanio Marittimo nel territorio Ragusano.

Posto quanto sopra ed atteso che la Regione Sicilia, si ribadisce, è l’unico proprietario del Pubblico Demanio Marittimo, si rammenta, preliminarmente, che nessuno strumento di pianificazione degli arenili può essere attuato o adottato se non dopo l’approvazione dell’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente.

Una norma ben precisa che non lascia alcun dubbio in merito: Legge 15/05 Linee Guida del 04.07.2011 e pubblicate in GURS il 19/08/2011 con D.A. del Territorio e Ambiente; Circolare A.R.T.A. numero 86684 del 26/11/93 e numero 28214 del 06/04/94.

Alla luce di quanto sopra appare evidente, quindi, che il Piano di Utilizzo delle Spiagge del Comune di Ragusa, benché già approvato anche dal Consiglio Comunale, è inefficace.

Piace, comunque, comunicare che la scrivente Categoria, che tutela gli interessi dei propri associati e i diretti interessati, quali i titolari di concessione demaniale sul territorio ragusano, non sono stati informati dei lavori dell’importante strumento pianificatore che, si ribadisce, è un piano solo programmatico e non ha alcuna valenza di legge perché non particolareggiato.

Un obbligo che l’Ente Comunale di Ragusa doveva rispettare ai sensi della Legge 241/90 art.9 e 10; della Legge Regionale 10/91 art. 10; della Circolare Regionale dell’Assessorato del Territorio e Ambiente del 28/05/98 n° 10936 ” ….. senza escludere a priori la possibilità di sentire le associazioni di categoria rappresentative del settore…..” ,.

Non per ultimo, la più importante, la Delibera dell’Assemblea Regionale della seduta n.72 del luglio del 2007 con la quale si è formalizzata la necessità di prevedere in fase di redazione del P.U.D.M. il confronto tra Ente Comunale e le rappresentanze del settore pena la decadenza dello strumento di pianificazione.

Per quanto di competenza la scrivente Categoria ribadisce, nel tutelare gli interessi e ogni diritto dei propri associati, annuncia, sin d’ora, di provvedere per il tramite dello studio Scuderi Motta di Catania alla richiesta di eventuale sospensione innanzi al TAR di Catania dello strumento appena approvato dal Consiglio Comunale.

Di Redazione

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