Sergio Giorgini, Segretario del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro: “Serve un calendario condiviso delle scadenze fiscali”
In vista delle ferie di agosto, puntuale si accende il dibattito sull’ingorgo fiscale della fine di luglio, con annesse proroghe dell’ultimo minuto. Problema irrisolto che annualmente viene sollevato dai Consulenti del Lavoro al MEF e all’Agenzia delle Entrate, ma che altrettanto puntualmente non viene risolto. Sono centinaia i messaggi e le segnalazioni giunte al Consiglio Nazionale dagli iscritti tutte riguardanti la concentrazione nello stesso giorno delle scadenze fiscali. Dalla presentazione del modello 770 alle dichiarazioni dei redditi: gli studi dei Consulenti del Lavoro sono cosi costretti a straordinari che fanno seguito a quelli dovuti per chiusura bilanci e trasmissioni periodiche Iva. Insomma, il solito caos a cui si è cercato di porre rimedio ogni anno con l’insediamento di un tavolo tecnico di confronto a settembre.
“Ma senza arrivare mai a nessun risultato concreto e stabile” commenta Sergio Giorgini, Segretario del Consiglio Nazionale dell’Ordine, che segue i rapporti con MEF e Agenzia. Anche lo scorso anno si è arrivati a questo collasso per poi avere proroghe-tampone a filo con la scadenza che servono solo ad alimentare il senso di frustrazione tra i colleghi”. Ci vorrebbe nè più nè meno quanto proposto da tempo e ribadito anche quest’anno. “Che senso ha costringere gli studi a dover gestire le scadenze contemporaneamente, quando potrebbero essere distribuite per tempo su un periodo più ragionevole? Il problema non è l’ennesima proroga ottenuta per la presentazione del modello 770, bensì di sistema”. “La criticità – sottolinea Giorgini – sta nella mancata ricerca di compliance con il contribuente. Non ascoltare le richieste e le esigenze di chi giornalmente intermedia il rapporto fiscale con l’Amministrazione Finanziaria, significa non voler ricercare la compliance”. “I Consulenti del Lavoro – precisa – sono a contatto giornaliero con i contribuenti e potrebbero meglio spiegare loro il senso di alcune disposizioni tributarie se fossero messi nelle condizioni psicologiche di farlo. Ma quando si è stressati da un calendario fiscale pressante, tutto si vede giustamente in modo negativo”.
“Come ogni anno rilanciamo la necessità di un tavolo tecnico”, conclude Giorgini aggiungendo che: “Il problema non è ottenere le proroghe che abbiamo richiesto e che sono in arrivo, per la scadenza del modello 770 al 2 ottobre e per quella delle dichiarazioni fiscali al 16 ottobre. Così si risolve il problema temporaneo ma rimane intatto quello di sistema. Che ogni anno ritorna puntuale e che invece va risolto avviando il confronto preventivo già richiesto”, ha poi concluso.