“Stima Avvocatura dello Stato spropositata e non chiara”
Roma, 4 giugno – “Occorre prestare attenzione nel riportare le cifre stimate dall’Avvocatura dello Stato. Non è affatto chiaro cosa comprendano i 35 miliardi di cui parlano gli organi di stampa: una semplificazione che fa riferimento solo al costo dello sblocco della contrattazione nel pubblico impiego può trasformarsi in una pressione sul giudizio della Corte Costituzionale”. Così la Cgil commenta le notizie diffuse oggi a proposito della memoria dell’Avvocatura dello Stato sul possibile costo di un eventuale sblocco dei contratti nei settori pubblici a partire dal 2010.
“Il decreto di cinque anni fa con cui si sanciva il blocco, infatti, era riferito anche agli automatismi di Magistratura, professori universitari e Forze Armate (stipendi individuali, scatti di anzianità, carriere e promozioni, etc.), definiti da leggi e non da contratti. Sarebbe utile chiarire se il calcolo dell’Avvocatura ne ha tenuto conto o meno: diffondere cifre enormi senza spiegare a cosa si riferiscono esattamente e con quali criteri sono state ottenute rischia di creare confusione e allarme, e di essere inopportuno in vista della sentenza della Consulta del prossimo 23 giugno. Basta con i numeri al lotto e con gli alibi per il governo: i contratti dei dipendenti pubblici possono essere sbloccati”.