Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, ieri sera ha partecipato al Consiglio comunale monotematico di Ugento

“Ieri sera ho partecipato ad Ugento al Consiglio comunale monotematico per dire No alla riapertura della discarica Burgesi. Una decisione presa dal governo Emiliano e che certifica il totale fallimento del Piano regionale dei Rifiuti, ma a pagarne il prezzo non può essere pagato dal nostro territorio anche perché siamo in presenza non solo di un ampliamento, ma di un rischio sanitario. Già dal 2016, infatti, che ci fossero pericoli per la salute e la tutela dei cittadini, tant’è che viene presentata un’interrogazione all’allora Governo nazionale per avere un finanziamento per bonificare l’area. Un anno dopo, nel 2017, viene fatta una delibera dall’allora Giunta regionale per aumentare i pozzi per migliorare i monitoraggi dell’area interessata dalla discarica. Nel 2018 l’ARPA effettua dei rilievi e riscontra i valori sopra soglia (falda e suolo inquinati). Quindi oggi io mi chiedo e chiedo: come può il presidente Michele Emiliano e l’assessore all’Ambiente, Serena Triggiani, pensare al sopralzo della discarica di Burgesi se il suolo, il sottosuolo e la falda sono inquinati?
“Non si tratta di fare una battaglia populista e, soprattutto elettorale, ma è necessario contrastare tecnicamente la scelta del Governo Regionale e io, nella qualità di consigliere regionale, sono disposto insieme alle comunità di Ugento, Presicce/Acquarica, Salve, Taurisano, Morciano e Patu’ ad incaricare una o più società esterne per effettuare rilievi e indagini nell’area in oggetto per dimostrare l’impossibilità tecnica per il sopralzo della discarica perché solo così si può bloccare una scelta scellerata fatta da Governo regionale che è capace solo di politiche clientelari!”

Di Redazione

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