Puglia. Nomine trasparenti. Laricchia: “Inserimento della norma in legge di bilancio è vittoria della democrazia. La reazione scomposta di Emiliano dimostra che avevo ragione”
“Negli ultimi giorni dalla stampa abbiamo appreso che il Presidente Emiliano si sarebbe ‘arrabbiato’ per l’inserimento dell’emendamento sulla trasparenza delle nomine in legge di bilancio, arrivando addirittura a definire un ‘falso’ un testo che rispecchia la volontà democratica del Consiglio regionale. Questa reazione scomposta dimostra che probabilmente i miei sospetti sui tentativi di condizionare l’ufficio di presidenza durante l’ultima seduta di Consiglio Regionale erano fondati. La buona notizia è la richiesta di approfondimento fatta alla magistratura che probabilmente verificherà anche se i tentativi di condizionamento dell’Ufficio di Presidenza del 20 dicembre e di oggi siano legittimi”.
Lo dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia.
“La norma proposta non limita le prerogative del governatore – continua Laricchia – ma introduce criteri di trasparenza, imparzialità e professionalità per le nomine regionali. Inoltre, impedisce che incarichi pubblici diventino ricompense elettorali per candidati non eletti. È una misura a favore di tutti i cittadini pugliesi, che chiedono istituzioni più eque e nomine fatte per merito, non per giochi politici. Trovo difficile comprendere come il rispetto della democrazia e delle leggi possa generare ‘rabbia’. Questo emendamento è il frutto di un voto regolare e di una correzione istituzionale che rafforza la credibilità del Consiglio regionale. Ringrazio l’Ufficio di Presidenza e la Presidente Capone per aver avuto il coraggio di fare la cosa giusta, anche di fronte a forti pressioni. A lei e ai dirigenti che hanno sostenuto un incredibile lavoro di verifica di legittimità nei giorni di festività natalizie, la mia più grande solidarietà. Sono più pericolose le conseguenze delle scelte sbagliate che dell’ira di Emiliano. Questo episodio dimostra che il Consiglio può agire come garante della trasparenza e dei principi democratici. Il rispetto delle regole non è un’opzione, ma un obbligo. E sono orgogliosa che questa norma, oggi legge, segni un passo avanti per la nostra Regione”.