Puglia. Pagliaro: “Terme punto focale del futuro di Santa Cesarea Terme”
Nota di Paolo Pagliaro, consigliere regionale La Puglia domani.
«Amo Santa Cesarea Terme e accolgo con piacere ogni iniziativa volta al dibattito per valorizzare questo luogo che è tra i più belli del Salento. Ringrazio dunque gli amici del Movimento Regione per aver organizzato questo proficuo confronto che si è tenuto in via Roma.
Durante l’incontro, abbiamo discusso a 360 gradi delle opportunità future di questa bellissima cittadina, focalizzandoci in particolare sul complesso termale. Ho deciso di investire in questo posto incantevole quarant’anni fa e, conoscendo bene le criticità che negli anni sono aumentate, posso affermare senza timore di essere smentito che la vicenda delle Terme di Santa Cesarea somiglia purtroppo a una telenovela che si trascina da anni. Sono ormai oltre 30 anni che mi occupo e mi preoccupo del futuro di quello che considero un nodo che non si vuole sciogliere. Ne abbiamo parlato anche in questo incontro, analizzando ogni sfaccettatura della situazione.
Da febbraio 2021, come Consigliere regionale ho acceso i riflettori sul futuro di questo gioiello del Salento con audizioni e interrogazioni. Ho incalzato Regione e Comune per avere risposte e per impegni concreti sulla gestione manageriale delle Terme, che sono il fiore all’occhiello non solo di Santa Cesarea ma di tutto il territorio circostante. Le acque ricche di iodio e zolfo, riconosciute per la loro efficacia nell’idrologia medica, rappresentano una risorsa straordinaria per la cura delle patologie polmonari e respiratorie, oltre che per trattamenti cosmetici e di relax.
Qualche giorno fa, la Regione ha annunciato che “a breve” verrà pubblicato il bando internazionale per l’assegnazione della gestione pluriennale della società Terme di Santa Cesarea Spa, con la cessione al Comune di Santa Cesarea delle quote societarie che la Regione intende dismettere, pari al 50,48% delle azioni. Tuttavia, resta irrisolto il nodo della praticabilità e appetibilità del bando. Quali imprenditori del settore turistico-termale potranno essere interessati a gestire il complesso di Santa Cesarea Terme per 60 anni, farsi carico delle perdite societarie e dei costi di risanamento del Mammoccione, il nuovo centro termale abbandonato da anni, oltre che delle mensilità arretrate dei lavoratori stagionali? Queste sono domande che ci poniamo e che al momento non hanno risposte.
Finora, le Terme sono state abbandonate a un progressivo declino, senza manutenzione e senza una visione di futuro. Dobbiamo guardare al modello Ischia, integrando le strutture ricettive del territorio con le acque termali di Santa Cesarea, superando la stagionalità e puntando sul settore benessere e bellezza, un business in continua espansione.
Un ulteriore problema di fondo è rappresentato dai trasporti e dai collegamenti. Questo è un problema che riguarda tutto il Salento e anche delle prospettive future del Salento abbiamo parlato in questo bellissimo incontro.
Arrivare a Santa Cesarea è un’odissea e mancano i collegamenti dall’Aeroporto del Salento. Occorrerebbe una circonvallazione per evitare il traffico nel centro cittadino e un collegamento moderno tra il centro termale e il resto della città, con una fruizione turistica del porto di Santa Cesarea.
Insisto sulla necessità di una pianificazione complessiva per valorizzare e promuovere questo polo. Sono pronto a chiedere una nuova audizione non appena conosceremo il bando, sperando che non sia il solito annuncio fine a se stesso».