CELEBRATA IERI ANCHE A RAGUSA LA GIORNATA MONDIALE DEL VOLONTARIATO CONCLUSO IL CORSO PROMOSSO DALL’UFFICIO PER LA PASTORALE DELLA SALUTE PER L’IMMACOLATA CI SARA’ LA CERIMONIA DI CONSEGNA DEL MANDATO NELLA CAPPELLA DELL’OSPEDALE CIVILE E L’AFFIDAMENTO DEI MALATI ALLA MADONNA
RAGUSA – E’ stato caratterizzato da un richiamo costante e continuo alla giornata mondiale del volontariato, celebrata ieri, così come accade il 5 dicembre di ogni anno essendo stato stabilito dalla risoluzione 40/212 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 17 dicembre 1985, l’ultimo incontro formativo del corso promosso dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa. L’appuntamento, tenutosi nella sala riunioni Asp di via Di Vittorio, ha visto la presenza di Gianni Miceli, presidente dell’Aiad di Ragusa e componente della consulta dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, che ha relazionato sul tema “Il volontariato si racconta ogni giorno”. Era presente anche il presidente dell’Avo (Associazione volontari ospedalieri) di Ragusa, Rina Tardino. “Il volontariato, nei secoli scorsi, in particolare quando è sorto, quindi nell’Ottocento – ha sottolineato Miceli – era soprattutto indirizzato alla persona. I filantropi facevano donazioni occupandosi, in questo modo, dei malati o di chi si vedeva costretto a fare i conti con consistenti disagi. Tutto si è modificato, naturalmente, con la nascita dello stato sociale. Il volontariato si è strutturato, l’organizzazione ha assunto aspetti differenti rispetti ai decenni precedenti. Fino alla legge quadro 266 del 1999 che ha consentito di ripianificare il tutto con aspetti differenti”. Miceli, poi, ha sottolineato che, rispetto al Nord Italia, dove la gestione delle associazioni di volontariato è soprattutto appannaggio maschile, “in provincia di Ragusa, e più generalmente in Sicilia – ha proseguito – si registra una inversione di tendenza. Sono le donne ad avere un ruolo più di spicco nell’ambito della gestione delle varie associazioni che si occupano di aiutare gli altri”. Tardino ha sottolineato le peculiarità dei volontari dell’Avo, una presenza che anche a Ragusa risulta essere particolarmente radicata. Il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, ha chiarito che “ieri è stato ascoltato, nel brano del Vangelo, l’episodio del paralitico calato dal tetto col suo lettuccio da quattro persone per poter incontrare Gesù (a causa della grande folla). E’ l’immagine che esprime nel migliore dei modi il volontariato. Il mosaico realizzato da Rupnik e collocato a Lourdes esattamente insieme ai Misteri della Luce nella facciata della Basilica del Rosario, esprime in pieno l’icona del volontariato. Quanti ammalati in simili condizioni si recano ogni anno a Lourdes con i treni bianchi per andare alla grotta e sperimentare la presenza di Gesù e di Maria (la prima volontaria) attraverso gambe, braccia, mani e soprattutto tantissimo cuore che spingono le loro carrozzine e lettucci? Sono mani che accarezzano, volti che sorridono, cuori che amano Cristo presente nei malati. Sono i nostri preziosi volontari”. Intanto, dopo la conclusione del corso formativo per volontari, la Pastorale della salute ha promosso per domani, 7 dicembre, alle 16, all’ospedale Civile di Ragusa, la processione nei reparti con la Madonna di Lourdes e la benedizione dei malati, con la partecipazione della cappellania ospedaliera e dei volontari dell’Avo. Alle 17 ci sarà la celebrazione eucaristica in cappella e alle 17,45 il canto dell’Akathistos. Per l’Immacolata, invece, alle 10 è in programma, in cappella, sempre all’ospedale Civile, la celebrazione eucaristica con la consegna del mandato ai componenti della cappellania ospedaliera. Alle 10,45, poi, l’omaggio floreale e la preghiera di affidamento dei malati alla Madonna nel giardino interno dell’ospedale.