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Ragusa. Emergenza idrica, il consigliere Bennardo: La politica si faccia carico di questa pesante problematica attraverso il confronto con realtà più virtuose

“Dal 2021 ad oggi l’Andalusia ha investito oltre 500 milioni di euro per contrastare l’emergenza idrica, in particolare in un sistema a Peñon del Cuervo, costato circa 27 milioni di euro, che consente di raccogliere e riciclare l’acqua sprecata e di destinarla all’irrigazione agricola. Oggi la rende regione capofila nella lotta alla siccità dell’intera Spagna”. Lo dice il consigliere comunale di Ragusa, Federico Bennardo, il quale aggiunge: “L’emergenza era prevista da tempo anche in Sicilia, che con l’Andalusia condivide medesime caratteristiche geografiche, tuttavia una inopportuna manutenzione delle reti idriche e di accurati investimenti (preservazione dei bacini artificiali, efficientamento delle rete idriche, investimenti in dissalatori o creazione di nuovi pozzi) hanno portato alla situazione odierna che minaccia l’agricoltura e il turismo ed obbliga a severi razionamenti i cittadini. Accade infatti che ai cambiamenti climatici e la siccità si aggiunga, perlomeno a Ragusa, una rete idrica non performante che perde quanto con fatica ricavato dalle falde.

Dato peraltro conclamato dal rapporto Eurispes che vede il capoluogo ibleo primo in Sicilia per perdite idriche. A Ragusa la situazione è emblematica del quadro descritto e richiede, adesso, che la politica se ne faccia carico in primis con il confronto con realtà più virtuose”.

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