Ragusa. Il Gruppo di esperti su lotta contro tratta esseri umani del Consiglio d’Europa accolto dalla cooperativa Proxima
In provincia di Ragusa il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta degli esseri umani del Consiglio d’Europa accolto dalla cooperativa Proxima. Visita alla casa d’accoglienza e lungo la fascia trasformata dove possono registrarsi condizioni di grave sfruttamento, isolamento, degrado abitativo
RAGUSA (RG) – Importante visita a Ragusa e lungo la fascia trasformata del territorio ibleo. Ieri, il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta degli esseri umani del Consiglio d’Europa (Greta), incaricato di monitorare per la seconda volta l’attuazione, da parte dell’Italia, della convenzione sulla lotta contro la tratta degli esseri umani, è stato in provincia ospitato dalla cooperativa Proxima. Erano presenti i membri del Greta responsabili per l’Italia, vale a dire la presidente Siobhan Mullally con la segretaria esecutiva della Convenzione, Petya Nestorova. La delegazione del Greta era inoltre assistita da un interprete. La prima valutazione dell’Italia da parte di Greta è avvenuta quattro anni fa. Nel settembre 2016, l’Italia è stata oggetto di una visita straordinaria da parte del Greta. A maggio 2017, il Greta ha inviato il questionario per il secondo ciclo di valutazione della Convenzione alle autorità italiane e ha ricevuto la risposta ufficiale a settembre 2017. Durante la seconda fase di valutazione, il Greta esaminerà l’impatto che hanno avuto le misure legislative, politiche e pratiche adottate dalla prima valutazione in poi. Il Greta presterà inoltre particolare attenzione alle decisioni prese per rispondere prontamente alle nuove tendenze della tratta degli esseri umani e per combattere la vulnerabilità dei bambini alla tratta di esseri umani. Dopo la visita di valutazione, il Greta redigerà un rapporto sull’attuazione della Convenzione da parte dell’Italia. Il rapporto sarà reso pubblico dopo la sua adozione definitiva da parte di Greta, prevista per l’autunno 2018. “Il Greta – dice la presidente della cooperativa Proxima, Ivana Tumino – ha chiesto di incontrare anche noi in qualità di rappresentanti di enti attuatori di progetti ammessi al finanziamento di cui al programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale, bando 2/2017, tra cui i rappresentanti del progetto Fari 2.0 e i relativi partner progettuali”. “Abbiamo messo in evidenza – continua Ausilia Cosentini, coordinatrice del Fari 2.0 – la nostra attività con le unità di primo contatto lungo la fascia trasformata che, come sappiamo, è caratterizzata dalla presenza delle comunità romena e magrebina, impiegate nella manodopera serricola, dove possono registrarsi condizioni di grave sfruttamento, isolamento, degrado abitativo. Abbiamo chiarito come, con le unità in questione, realizziamo una osservazione preliminare del fenomeno attraverso giri di ricognizione per intercettare il fenomeno dello sfruttamento con tutte le sue peculiarità in modo da orientare tutti gli interventi di emersione. La visita è stata molto positiva e ancora una volta Proxima ha messo in luce nella maniera più approfondita possibile la propria attività”.