“Umanizziamo il dolore: è l’unico modo che abbiamo per testimoniare la nostra vicinanza a chi sta male”. E’ il messaggio lanciato dal vescovo di Caltagirone durante la celebrazione della giornata del sollievo ieri al Duomo. Domani sera il concerto Omaggio a S. Giorgio
Ragusa Ibla, 27 maggio 2015 – “Bisogna umanizzare il dolore. E’ l’unica risorsa che abbiamo per renderlo quantomeno comprensibile, per testimoniare la nostra vicinanza agli altri, l’essere prossimi. Dobbiamo riuscire a far sentire a chi soffre che non è solo un suo problema ma anche nostro. E’ come se cercassimo di ospitarlo nella nostra casa”. Parole sentite e toccanti quelle pronunciate dal vescovo della diocesi di Caltagirone, mons. Calogero Peri, durante l’omelia nella celebrazione della Giornata diocesana del sollievo che, inserita nei festeggiamenti in onore di San Giorgio e organizzata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, si è tenuta ieri pomeriggio al Duomo di Ragusa Ibla. A concelebrare anche il parroco del Duomo, don Pietro Floridia, il direttore della Pastorale, don Giorgio Occhipinti, il parroco di Santa Rosalia, don Pippo Ramondazzo, il cappellano dell’ospedale di Comiso, don Giuseppe Cultrera, e il cerimoniere del vescovo, padre Emanuele Alessi. Erano presenti gli ammalati, i medici, gli operatori sanitari e i componenti delle associazioni di volontariato che fanno parte della rete “I petali del cuore”. La cerimonia si è conclusa sul sagrato del Duomo con il volo di palloncini bianchi e rossi a forma di croce a volere significare la grande attenzione nutrita da parte di chi cura nei confronti di chi soffre. “Consolare chi si trova in qualsiasi genere di afflizione – ha spiegato il vescovo mons. Peri – ci deve fare sentire ancora più cristiani. Ma la sofferenza va vissuta in una prospettiva di speranza. E questa è una nostra scelta. Che ci deve diversificare dagli altri. Condividere il peso della Croce assieme agli altri ce la può fare sembrare più leggera”. Domani, giovedì 28 maggio, proseguono intanto gli appuntamenti del programma liturgico. Alle 17, al Duomo, si terrà l’adorazione eucaristica animata dai gruppi di Azione cattolica per i cristiani perseguitati mentre alle 18,30 la santa messa sarà celebrata da padre Salvatore Converso, parroco di San Francesco d’Assisi. Quest’anno, infatti, la processione del Venerdì si concluderà nella chiesa intitolata al Patrono d’Italia in piazza Cappuccini a Ragusa superiore. E qui il simulacro del santo cavaliere sosterà l’intera notte e fino al pomeriggio successivo. Domani, quindi, dopo la messa delle 18,30, ci sarà un incontro e uno scambio fraterno tra le comunità parrocchiali di San Francesco d’Assisi e di San Giorgio. Entra nel vivo, intanto, anche il programma ricreativo. Domani, infatti, giovedì 28 maggio, grande attesa, al Duomo, a partire dalle 20,30, per il concerto del coro polifonico Enarmonia ed ensemble di fiati e organo diretto dal maestro Salvatore Scannavino. Sarà un “Omaggio a San Giorgio” a cura di Ibla classica international, associazione Agimus, con la direzione artistica del maestro Giovanni Cultrera. In programma musiche di Handel, Gounod, Verdi, Caccini, Jenkins e altri ancora.