Ragusa, 10 novembre 2015 – “L’Amministrazione delle tasse non ha remore a colpire anche gli indigenti”. Lo dice il consigliere comunale Angelo Laporta a proposito della mancata esenzione Tari nei confronti degli indigenti e dei cittadini con un reddito basso e che quindi rientrano in certi parametri. “Sottolineiamo subito – afferma Laporta – che ciò si è verificato per negligenza da parte di alcuni degli aventi diritto perché non hanno presentato, nei tempi dovuti, l’istanza per ottenere l’esenzione. Ma detto ciò non possiamo fare a meno di considerare, e mi consta personalmente perché alcuni tra questi si sono rivolti a me, che si tratta di famiglie che, alcune volte, non hanno nulla da mangiare. Figurarsi se possono pagare la Tari per intero così come è previsto dall’invio delle bollette in questione. E’ chiaro che si è trattato di una dimenticanza, di un mero errore materiale e però queste persone povere erano e povere restano. Per cui avanzare delle pretese nei loro confronti mi sembra davvero assurdo. Tra l’altro, essendo quasi tutti assistiti dai servizi sociali, alcuni tra questi si sono rivolti all’assessore al ramo, Salvatore Martorana, evidenziando la necessità di potere godere comunque dell’esenzione. Anche perché gli stessi hanno ribadito all’assessore di non avere un centesimo per potere pagare il dovuto. In tutta la città ci saranno un centinaio di casi. Ma possibile che questa Amministrazione non prenda a cuore la situazione e non abbia remore a fare cassa anche sui poveri? Mi sembra una situazione alquanto spiacevole che farò presente pure in aula, durante la prossima seduta del Consiglio comunale, chiedendo che possa essere rivisto questo orientamento penalizzante”.