23 Novembre 2024

ITALREPORT

Quotidiano on-line

Ragusa: la Polizia di Stato esegue provvedimento di sequestro di prevenzione

Su proposta del Questore della Provincia di Ragusa dr. Vincenzo Trombadore il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione – ha applicato una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di una persona di origini straniere residente a Vittoria.

Gli agenti della Questura di Ragusa e la squadra mobile hanno cldato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 400.00,00 euro.
Il destinatario della misura di prevenzione è un uomo di 39 anni giunto in Italia nei primi anni 2000 che da subito ha dimostrato una spiccata attitudine al crimine con la commissione di numerosi reati di grave allarme sociale che gli sono valsi diverse condanne per ricettazione, furto, porto abusivo di armi, caporalato e violazione delle norme in materia della sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’esame della sua condotta antigiuridica aveva già determinato il Questore di Ragusa, molto attento e determinato nel contrasto alla criminalità, a richiedere l’applicazione della misura di prevenzione personale della dorveglianza dpeciale di P.S.
Il Tribunale di Catania, nel 2022, ritenendo sussistere gli elementi della pericolosità sociale, accoglieva la proposta e pertanto la persona era già da quella data soggetto alle prescrizioni limitative della libertà personale.
Recentemente il Questore di Ragusa, Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, ha disposto che la divisione polizia anticrimine procedesse agli accertamenti patrimoniali sul conto del sorvegliato speciale, che conduceva una vita stravagante.
Tali analisi hanno permesso di ricostruire ed attualizzare il profilo criminale della persona ed è emerso che il soggetto, oltre le condanne è stato più volte denunciato per reati caratterizzati da una marcata impronta lucrogenetica, quali in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, e quindi si sono concentrate sull’esame delle sue posizioni economico – patrimoniali, unitamente a quelle del suo nucleo familiare.
Dopo le approfondite ricerche e valutazioni si è evidenziata una consistente sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio allo stesso direttamente o indirettamente riconducibile, tale da farlo ritenere di ingiustificata provenienza e pertanto frutto di attività illecite.
L’attività della polizia di Stato e della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania è stata caratterizzata inoltre dalla necessità di intervenire rapidamente, al fine di impedire che il soggetto potesse incamerare delle somme di denaro, quale indennità di esproprio di beni per pubblica utilità da parte dell’A.N.A.S.
Oggetto del sequestro ai fini della successiva confisca è stato infatti un compendio immobiliare costituito da una villa con annessa piscina, di recente costruzione, che ricade in una zona interessata dai lavori della “variante alla strada statale S.S. 115”
L’intervento tempestivo posto in essere dalla polizia, ha così permesso di tutelare le finanze pubbliche in quanto l’ A.N.A.S. ha già versato una parte del valore dell’immobile presso la Cassa depositi e prestiti.
Tali somme non erano ancora entrate nella disponibilità del proposto in quanto da questo ultimo era stata fatta richiesta di un ulteriore indennizzo per il quale è in corso il procedimento.
La misura applicata rientra nel novero dei poteri conferiti al Questore dal Codice Antimafia nell’ambito delle misure di prevenzione destinate a prevenire ed arginare la pericolosità sociale di determinate categorie di individui.

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