Ragusa. La richiesta dei consiglieri PD al comune di Ragusa: “Creazione impianto separazione/depurazione delle acque grigie nelle nuove costruzioni”
CREAZIONE DELL’IMPIANTO DI SEPARAZIONE/DEPURAZIONE DELLE ACQUE GRIGIE NELLE NUOVE COSTRUZIONI, I CONSIGLIERI PD D’ASTA E CHIAVOLA CHIEDONO ALLA GIUNTA MUNICIPALE DI RAGUSA DI DARE SEGUITO ALL’IMPEGNO ASSUNTO NEL LUGLIO SCORSO: “LE PREVISIONI DELLA NUOVA NORMA NON POSSONO TROVARE ATTUAZIONE NEI LAVORI GIA’ AVVIATI. OCCORRE REVOCARE IN AUTOTUTELA LE NORME DI SALVAGUARDIA PREVISTE NEL DECRETO REGIONALE”
RAGUSA – I consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, chiederanno alla Giunta municipale, nel corso della prossima seduta del civico consesso, una serie di delucidazioni che fanno riferimento al recente decreto di modifica del regolamento edilizio che contempla nelle costruzioni la creazione di un impianto di separazione/depurazione delle acque grigie. “Un aspetto senz’altro apprezzabile – sottolineano D’Asta e Chiavola – e che merita di essere posto in rilievo nella maniera dovuta. Insomma, tutto per il meglio se non fosse che la stessa cosa è prevista anche per le concessioni rilasciate e quindi si fa riferimento a lavori già avviati. Ci si renda conto, in questo caso, che si tratta di una richiesta quasi impossibile da esaudire. Sulla materia, nel luglio scorso, l’amministrazione comunale, alla presenza di tutti i gruppi consiliari, aveva assunto uno specifico impegno che era quello di revocare in autotutela le norme di salvaguardia previste nel decreto regionale. Questo renderebbe fattibile il discorso secondo cui la norma sarebbe valida solo per le nuove concessioni. Da luglio a ora, però, da palazzo dell’Aquila non sono arrivati segnali chiari in questa direzione ed ecco perché torniamo a fare sentire la nostra voce con l’auspicio che tutti i dubbi esistenti in proposito possano essere dissipati. Annunciamo sin da ora che se non ci saranno risposte chiare alle sollecitazioni sollevate, e che riguardano numerosi comparti operanti in città nel campo dell’edilizia, formalizzeremo le nostre rimostranze, e lo stesso, nel contesto del proprio ruolo politico, farà anche l’Unione comunale del Pd, con una interrogazione consiliare a risposta scritta per invogliare la Giunta Piccitto ad assumere una rapida decisione, visto che i tempi di verifica e di valutazione sono ormai trascorsi abbondantemente, sulla delicata questione”.