Luretta: “Adesso il Comune di Ragusa cerchi di rivendicare per sé il ruolo di capofila”
RAGUSA – Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Gianni Lauretta, Segretario Circolo “Pippo Tumino” Partito Democratico Ragusa:
“Dopo circa due anni di silenzio, si ritorna a parlare del Parco degli Iblei e della sua riperimetrazione. L’obiettivo è quello di riportarlo ad essere un vero parco, ripristinando l’originale planimetria con l’inserimento definitivo della vallata del fiume Irminio, dei 16 Sic (siti di interesse comunitario), delle 5 riserve naturali, dei boschi demaniali e privati, oltre che di 9 siti archeologici di aree complesse di notevole rilevanza ed altri siti archeologici di entità minore oltre alle suggestive ed uniche cave naturalistiche che ricadono nel territorio delle città Patrimonio dell’Unesco”. E’ quanto rileva il segretario del circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa dopo la presentazione delle novità in questione fatta, nei giorni scorsi, dall’Amministrazione comunale. “Finalmente – dice ancora Lauretta – scompare lo spezzatino proposto dalla passata amministrazione di centrodestra che, assumendosene la responsabilità nel 2010, aveva ridotto al minimo l’estensione del parco facendolo diventare un “orticello” come lo definì in Consiglio comunale il gruppo del Pd. Una situazione che aveva procurato uno svantaggio al Comune di Ragusa, visto che lo stesso non poteva più essere comune capofila, a tutto vantaggio di Siracusa. Vale la pena di ricordare che in difesa del parco, il gruppo del Pd in Consiglio, accadde il 4 febbraio del 2010, presentò un atto di indirizzo, purtroppo bocciato senza discussione alcuna, la stessa modalità spesso usata da questa attuale maggioranza. Per tutelare la democrazia, chiunque governa dovrebbe avere una grande capacità di ascolto e non utilizzare solo la forza dei numeri ma molto buon senso. A dimostrazione della battaglia condotta dal gruppo consiliare del Pd nel 2010 allego il link degli atti ufficiali del comune: http://www.comune.ragusa.gov.it/doc/users/4/15818att_delcc_12_10.PDF. Già allora affermavamo la portata storica che l’istituzione del parco rappresentava, volano per le nostre ottime produzioni agricole e tutela del territorio contro speculazioni e spreco di suolo. Insomma il parco è una opportunità, deve essere considerato come un atto di amore per il proprio territorio e per le generazioni future da cui potranno trarre sviluppo sostenibile. Non deve essere bistrattato in nome dello sviluppo. Auspichiamo, oggi come allora, che questa amministrazione rivendichi per il Comune di Ragusa il ruolo di capofila pretendendo la sede legale ed amministrativa del parco”.