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Ragusa. Maltrattava la moglie interviene la polizia e aggredisce gli agenti. In manette uno straniero residente a Ragusa.

Ragusa. 20.12.2023
La polizia di Stato ha tratto in arresto per il reato di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale uno straniero di 42 anni domiciliato a Ragusa.
L’uomo, che da tempo maltrattava la moglie, per l’ennesima volta l’aveva aggredita in presenza del figlio disabile procurandole lesioni al volto.
La donna, anch’essa straniera, aveva immediatamente segnalato l’aggressione al numero di emergenza 112 NUE, che aveva transitato la richiesta d’aiuto alla sala operativa della Questura per l’invio immediato di una volante presso l’abitazione della vittima.
Sul posto gli agenti trovavano la donna in lacrime con il figlio mentre il marito nel frattempo si era allontanato da casa. Con il volto pieno di lividi, la vittima raccontava agli operatori i continui maltrattamenti subiti dal marito e l’intenzione di volersi allontanare da casa per proteggersi dalla violenza del coniuge. Condotta presso il locale pronto soccorso in codice rosa per le cure del caso, la donna veniva medicata riportando una prognosi di 10 gg. e successivamente dimessa.
Presso gli uffici della Questura la vittima formalizzava la denuncia nei confronti del marito chiedendo contestualmente di poter usufruire di un alloggio “protetto” assieme al figlio, lasciando la propria abitazione.
Accompagnata a casa per prelevare gli effetti personali necessari dai poliziotti, questi trovavano il marito che avendo intuito le intenzioni della moglie, con scatto fulmineo afferrava un coltello da cucina minacciando gli operatori che prontamente riuscivano a contenerlo e disarmarlo.
Anche negli uffici della Questura dove l’uomo veniva subito dopo accompagnato, questi continuava ad opporre resistenza reiterando le minacce nei confronti degli agenti che lo traevano in arresto per il reato di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato,su disposizione dell’Autorità Giudiziaria locale, veniva tratto in arresto presso la sua abitazione e deferito in stato di libertà per maltrattamenti aggravati, minacce e lesioni commesse in danno della moglie che lo stesso giorno assieme al figlio disabile veniva accompagnata presso un’abitazione protetta.

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