Ragusa. Marino, Laporta e Morando: “Tasse aumentate a dismisura dall’amministrazione comunale”
In foto il sindaco di Ragusa
Ragusa, 31 luglio 2015 – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dei consiglieri comunali Elisa Marino, Angelo Laporta e Gianluca Morando:
“Mentre si stava consumando un vero e proprio scempio in danno ai cittadini ragusani, il sindaco, piuttosto che confrontarsi con l’opposizione, ha preferito rimanere rintanato nelle proprie stanze, manifestando ancora una volta segnali di irresponsabilità, incapace di governare una nave alla deriva come risulta essere, ormai, da qualche tempo a questa parte, il Comune di Ragusa. Ecco perché riteniamo che il primo cittadino, avendo avallato le scelte dell’assessore al Bilancio Stefano Martorana, sia da ritenere responsabile nell’avere caricato di ulteriori 10 milioni di euro le tasse a discapito dei ragusani. E tutto questo non lo possiamo consentire. Ecco perché, più che all’assessore, chiediamo al sindaco di togliere il disturbo e di andare a casa. Inconcepibile ciò a cui abbiamo assistito”. I consiglieri comunali Elisa Marino, Angelo Laporta e Gianluca Morando criticano con forza, così come hanno fatto i colleghi di Forza Italia Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro e Giorgio Mirabella, di cui condividono l’affondo, quanto accaduto ieri nella movimentata seduta del Consiglio comunale in cui la maggioranza pentastellata ha assecondato le scelte dell’Amministrazione di modifica del regolamento Iuc introducendo, di fatto, la Tasi che, con grandi proclami, ora finiti tutti nel vuoto, era stata azzerata la scorso anno. “Vorremmo capire – continuano i tre consiglieri – come viene gestito, dal punto di vista finanziario, il Comune di Ragusa, perché continuano ad esserci tutti questi buchi che, come dichiarato dall’assessore, risalirebbero alle gestioni passate. E dopo due anni dobbiamo ancora sorbirci le favole di chi è stato incapace di garantire un minimo di gestione oculata delle casse comunali? La realtà è che l’approssimazione con cui è stata gestita la materia finanziaria, i limiti emersi, l’incapacità sostanziale di affrontare tutti i problemi denunciati, ha finito con lo scatenare una condizione di imperizia che anche il presidente del Consiglio comunale, sostenitore della causa grillina, si è visto costretto a richiamare l’Amministrazione per i ritardi con cui ha reso disponibili i documenti necessari a un esame attento degli strumenti finanziari da parte dell’aula. I ragusani, purtroppo, si accorgeranno, a loro spese, di quanto avventata sia stata la scelta di affidarsi nelle mani di chi, sprovvisto di qualsiasi esperienza, continua a gestire la cosa pubblica come se fosse un gioco di società. Purtroppo, non è così. E ci stiamo accorgendo, sempre di più, che i limiti che emergono mettono in luce l’incapacità di rispondere in maniera tempestiva alle esigenze della città. Il sindaco faccia un regalo ai ragusani. Si dimetta e vada a casa“.