RAGUSA – L’associazione Liberi Cittadini si trasforma. Da movimento d’opinione a struttura d’impegno politico. L’associazione nasce nel mese di ottobre del 2015, su sollecitazione dell’allora presidente del Consiglio comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, durante una affollata assemblea al Centro servizi culturali, in cui centrale era la vertenza a difesa dei servizi ospedalieri di Ragusa. Fu l’amara constatazione dell’immobilismo della politica attiva dei servizi, sia in ambito sanitario che sociale, a dare il via ad un dibattito sulla “politica dimenticata”, quella pulita, trasparente e accessibile a tutti, in cui centrale era il benessere della città e dei cittadini. Ne seguì la presa di coscienza dello status di cittadini “spettatori” di quella palude politica, in cui trovavi di tutto, tranne i diritti degli amministrati, veri “protagonisti” dei processi democratici.
L’evoluzione dell’associazione, da movimento di opinione di liberi cittadini, a struttura politico-istituzionale, è oggi la logica conseguenza del dibattito e del confronto, sulla condizione politico-amministrativa di Ragusa. “Ci si è resi conto che lentamente, noi come la maggior parte dei cittadini di Ragusa – spiegano dal direttivo di Liberi Cittadini – ci eravamo allontanati dalla politica, vita della città, avevamo consegnato troppe deleghe in bianco, per avere in cambio “l’immobilismo”. I cambiamenti promessi, le trasformazioni epocali, la nuova grandezza della città, erano stati solo slogan elettorali. Promesse appunto e non impegni. Così abbiamo sentito il bisogno di riappropriarci di quella “politica dimenticata”, ci siamo resi conto che dovevamo ritrovarla dentro di noi e dentro chi, come noi, ha a cuore le sorti di Ragusa. La politica dell’immobilismo genera torpore intellettuale, di quel torpore dobbiamo liberarci. Dobbiamo tornare a credere che la “cultura della partecipazione” è ancora possibile, se si dà voce alla passione per la propria città. Siamo convinti che la disaffezione non può e non deve trasformarsi in qualunquismo, che sarebbe una colpa più grave della non partecipazione. Qualcuno ci chiede quale fosse l’aspetto innovativo del movimento Liberi Cittadini e da cosa volessimo liberarci. Rispondiamo che, l’innovazione, paradossalmente, è: “Il ritorno ed il recupero della sana politica”.
Da cosa vogliamo liberarci? Semplice: dalle incrostazioni di modelli politici, prigionieri di giochi di potere e logiche spartitorie; dal non inseguire il consenso a tutti i costi, ma dare significato e voce ai bisogni dei cittadini; dalla paura di schierarsi; dal dilemma di doversi tappare il naso, per scegliere il meno peggio. Ma soprattutto vogliamo essere liberi nel “desiderio” di realizzare una politica trasparente, chiara e diretta, che torni a fare sentire i cittadini parte di un programma politico, portatori di diritti e non più semplici deleganti. La nostra politica vuole diventare quella dell’etica, del merito e della consapevolezza. È questa la politica che sogniamo e che vogliamo condividere con i ragusani, di nascita o di adozione”.
Il direttivo di Liberi Cittadini è formato da: Giuseppe Leone, presidente onorario; Giuseppe Guccione, presidente; Vittorio Aguglia, coordinatore; Giovanni Gurrieri tesoriere, segretario Franco Linfanti, Antonino Marù responsabile mass media. Il gruppo di lavoro è invece formato da: Giuseppe Arezzi, Duilio Assennato, Carmelo Giunta, Giuseppe Iacono, Natale Maione, Rosalba Ferrera, Luisa Occhipinti, Vincenzo Barone, Teresa Palma, Basilio Ricciardo, Nunzio Storaci.