RAGUSA – Piazza del Popolo, una delle piazze più belle della città, è stata per un decennio un cantiere per la costruzione del parcheggio coperto; un parcheggio sulla cui utilità abbiamo nutrito seri dubbi; ancora oggi, non emergendo dati sul suo utilizzo, rimaniamo nella convinzione che un intervento così oneroso non fosse affatto giustificato.
Ma quel cantiere infinito ebbe anche altre conseguenze, poiché murò letteralmente la stazione, contribuì alla chiusura dello storico bar delle stessa e trasformò un sito storico di bellezza e fascino in uno di degrado.
La piazza, inoltre, avrebbe dovuto essere ripristinata in contemporanea con l’apertura del parcheggio, invece passano gli anni e rimane immersa nello squallore; la storica scalinata è sbarrata con assi di legno in parte cadute, la pavimentazione non è stata mai rifatta, le piante a suo tempo estirpate non sono state mai più ripristinate né ne sono state piantate di nuove; la parte alta che si affaccia sul piazzale esterno della stazione ferroviaria è circondata da lamiere sbrindellate e i viaggiatori e tutti quei cittadini che intendono attraversarla (oltre tutto molti bus dei servizi ferroviari sostitutivi si fermano sotto le scale) sono costretti a fare il giro laterale. Non è certamente un bel biglietto da visita per chi arriva nella nostra città.
Ci chiediamo cosa si aspetta a chiudere questa vicenda, ripristinando piazza stazione in tutti i suoi minimi particolari che la cantierizzazione ha cancellato; ma soprattutto ci chiediamo se non siano stati violati i termini del capitolato d’appalto.
La scelta dei parcheggi in città, alla luce dell’esperienza, può senz’altro considerarsi fallimentare; l’unico dei tre costruiti che sembra funzionare, in Corso Italia, crea quotidiani ingorghi automobilistici, gli altri sembrano vivacchiare nell’anonimato. A questo si aggiunge lo scempio urbano in piazza stazione, ormai trasformatasi in un non luogo; una piazza che va urgentemente restituita ai cittadini.
Il coordinatore CUB Trasporti
Pippo Gurrieri