Ragusa. 05.11.2024
I carabinieri della stazione di Ispica, nel corso dei controlli effettuati su tutto il territorio ibleo, hanno denunciato un giovane ventiduenne straniero che aveva rubato il telefono cellulare ad una donna del luogo.
Mentre i militari della sezione operativa del NORM della compagnia di Ragusa, con il supporto aereo del 12° nucleo elicotteri Ccarabinieri di Fontanarossa e l’impiego delle unità cinofile dei carabinieri di stanza a Nicolosi, alle prime luci dell’alba di questa mattina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa all’esito delle indagini che hanno portato all’individuazione di un giovane albanese quale responsabile di un pestaggio avvenuto nei pressi di piazza San Giovanni alla vigilia dello scorso ferragosto. Il giovane, pregiudicato per reati afferenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, che si trovava quella sera in compagnia di altri connazionali, avrebbe aggredito un uomo per ragioni verosimilmente riconducibili a quel contesto criminale e, dopo averlo violentemente picchiato, gli avrebbe sottratto il cellulare, le chiavi dell’abitazione ed il portafoglio. Soccorso e trasportato presso l’ospedale di Ragusa per le prime cure del caso, l’uomo, davanti ai CC che hanno immediatamente dato impulso alle indagini, avrebbe riconosciuto il proprio aggressore nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza urbana presenti nel circondario ove si sono svolti i fatti, grazie alle quali è stata possibile una completa ricostruzione della dinamica dell’aggressione. Nella circostanza, i carabinieri hanno promosso una serie di perquisizioni, personali e domiciliari, finalizzate al recupero di sostanze stupefacenti, che ha permesso il recupero di una cospicua quantità di hashish, un bilancino di precisione ed una somma in denaro composta da numerose banconote di piccolo taglio, tutto nella disponibilità di uno dei fratelli dell’arrestato.
Per il ventottenne albanese, che dovrà rispondere davanti alla giustizia dei reati contestatigli, al termine delle operazioni di fotosegnalamento, si sono dunque aperte le porte del carcere, ove rimarrà in attesa di essere ascoltato dai magistrati.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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