Ragusa. Servizi di controllo del territorio dei carabinieri in tutta la provincia.
2 min readRagusa. 05.11.2024
I carabinieri della stazione di Ispica, nel corso dei controlli effettuati su tutto il territorio ibleo, hanno denunciato un giovane ventiduenne straniero che aveva rubato il telefono cellulare ad una donna del luogo.
Mentre i militari della sezione operativa del NORM della compagnia di Ragusa, con il supporto aereo del 12° nucleo elicotteri Ccarabinieri di Fontanarossa e l’impiego delle unità cinofile dei carabinieri di stanza a Nicolosi, alle prime luci dell’alba di questa mattina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Ragusa all’esito delle indagini che hanno portato all’individuazione di un giovane albanese quale responsabile di un pestaggio avvenuto nei pressi di piazza San Giovanni alla vigilia dello scorso ferragosto. Il giovane, pregiudicato per reati afferenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, che si trovava quella sera in compagnia di altri connazionali, avrebbe aggredito un uomo per ragioni verosimilmente riconducibili a quel contesto criminale e, dopo averlo violentemente picchiato, gli avrebbe sottratto il cellulare, le chiavi dell’abitazione ed il portafoglio. Soccorso e trasportato presso l’ospedale di Ragusa per le prime cure del caso, l’uomo, davanti ai CC che hanno immediatamente dato impulso alle indagini, avrebbe riconosciuto il proprio aggressore nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza urbana presenti nel circondario ove si sono svolti i fatti, grazie alle quali è stata possibile una completa ricostruzione della dinamica dell’aggressione. Nella circostanza, i carabinieri hanno promosso una serie di perquisizioni, personali e domiciliari, finalizzate al recupero di sostanze stupefacenti, che ha permesso il recupero di una cospicua quantità di hashish, un bilancino di precisione ed una somma in denaro composta da numerose banconote di piccolo taglio, tutto nella disponibilità di uno dei fratelli dell’arrestato.
Per il ventottenne albanese, che dovrà rispondere davanti alla giustizia dei reati contestatigli, al termine delle operazioni di fotosegnalamento, si sono dunque aperte le porte del carcere, ove rimarrà in attesa di essere ascoltato dai magistrati.