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Ragusa. “Sua figlia ha causato un incidente servono subito 12.000 euro”. I carabinieri arrestano un truffatore napoletano.

Ragusa. 07.10.2024
Brillante operazione dei carabinieri della stazione di Ragusa Ibla, oggi tra i vicoli di Napoli, dove ammanettano un truffatore seriale.
L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba di oggi, lunedì 7 ottobre, nel capoluogo partenopeo, al termine di una lunga ed articolata attività di indagini tendenti a scoprire gli autori dei crescenti episodi di truffa agli anziani. Nella rete dei militari dell’arma, un truffatore seriale napolentano, autore di tante truffe in danno di persone anziane commesse negli scorsi mesi nel territorio della provincia di Ragusa. Il metodo, sempre uguale: le vittime ricevevano una telefonata da parte di un sedicente maresciallo dei carabinieri, il quale gli rappresentava che un proprio stretto familiare si trovava in stato di fermo in caserma, quale responsabile di un grave incidente stradale e che per poter procedere in suo favore si rendeva urgentemente necessario il pagamento di un’ingente somma di denaro. La malcapitata vittima, quindi, successivamente raggiunta presso la sua abitazione da un finto avvocato che si spacciava quale incaricato di risolvere la questione, consegnava spontaneamente oro e denaro al malvivente, che si dileguava facendo perdere le proprie tracce. È costata però cara al truffatore la propria ingordigia che, non contento di avere già truffato quasi 30.000 euro, in solo tre degli episodi contestati, si è fatto consegnare da un’anziana signora il proprio bancomat con relativo codice personale, per poi recarsi in diversi sportelli bancari del capoluogo ibleo e prelevare importanti somme in contanti. Tutti movimenti sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. Così i carabinieri di Ragusa Ibla, nel corso degli ultimi quattro mesi, hanno ricostruito i movimenti del malvivente, riuscendo finalmente a imdividuarlo e procedere nei suoi confronti. La Procura della Repubblica di Ragusa, infatti, condividendo le risultanze investigative prodotte dai CC, ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, l’emissione della misura cautelare in carcere, eseguita stamane dai militari di Ibla tra i vicoli del centro storico di Napoli, con il prezioso supporto dei colleghi del nucleo investigativo del luogo.
Dai carabinieri giunge infine un ulteriore allarme circa questi episodi criminali perpetrati in danno delle fasce più deboli ed inermi della popolazione, il monito è di prestare sempre la massima attenzione nei confronti di chiunque richieda somme di denaro e di rivolgersi immediatamente al 112 anche in presenza di telefonate solo apparentemente provenienti da numeri riconducibili alle forze dell’ordine in quanto si registra un crescente utilizzo della c.d. tecnica dello spoofing, dove attraverso l’utilizzo di software ed applicazione informatiche, i truffatori falsificano l’identità dell’utenza chiamante, risultando maggiormente credibili agli occhi delle vittime.
Questo accade anche e soprattutto con le banche, nonostante i rappresentanti degli istituti di credito, continuino a ripetere ai loro clienti, che le banche non chiedono mai dati personali o somme di denaro, utilizzando il telefono o “emissari”.

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