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Ragusa. Truffe agli anziani, la polizia di Stato spiega come prevenire.

Ragusa. 17 marzo 2024
Continua la mission della polizia di Stato attraverso la comunicazione di una nuova “cultura della prevenzione” per l’affermazione della legalità.
La questura di Ragusa, nell’azione di contrasto ad ampio raggio della criminalità sul territorio, attenziona costantemente anche il fenomeno delle truffe nei confronti delle cosiddette “fasce deboli”.
Si tratta di reati che provocano, per chi li subisce, non solo un danno economico ma anche e soprattutto psicologico.
In tale ottica di prevenzione e sicurezza, si è svolto presso il Centro Polifunzionale di Ragusa un incontro con gli iscritti all’Università della terza età di Ragusa.
L’incontro si inserisce nella campagna di prevenzione rivolta agli anziani, voluta fortemente dal Questore della provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore ed ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della sicurezza e fornire i consigli giusti per difendersi dai “malintenzionati”.
Dopo un breve saluto rivolto ai presenti dal Presidente dell’Università della terza età Dr. Burrafato, il Commissario Capo della polizia di Stato Rosalba Capaccio, vice dirigente della squadra mobile della Questura di Ragusa con il supporto del sostituto xommissario Giuseppe Fiorilla, responsabile della sezione specializzata “reati contro il patrimonio” appartenente al medesimo ufficio, il funzionario ha spiegato ai convenuti quali sono i pericoli in cui ci si può imbattere e ha fornito le giuste informazioni per difendersi da questa tipologia di reati.
Durante l’incontro il commissario capo ha anche spiegato che le vittime di truffa provano sentimenti di paura e vergogna che scaturiscono dagli episodi di cui sono state protagoniste e che questo costituisce un danno ulteriore arrecato da questa tipologia di reati. In tal senso l’invito è stato quello di denunciare senza timore e che il rischio di imbattersi in truffatori può riguardare tutti non solo gli anziani e che quindi non bisogna avere alcuna vergogna nel denunciare.
Sono stati poi i partecipanti stessi a raccontare vicende personali di truffe e raggiri, occasione questa che ha permesso ai poliziotti di fornire più informazioni possibili per difendersi ed in tal modo prevenire tali reati.
L’importanza della campagna appena cominciata, che continuerà nei prossimi giorni, sarà proprio quella di far accrescere la consapevolezza del fenomeno e della sua gravità, condizione indispensabile per garantire un percorso di prevenzione e di sicurezza partecipata.

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